Eremo di S.Marco, arriva un convegno

Eremo di S.Marco, arriva un convegno

Antonini: «Per restituire piena dignità a questa splendida testimonianza della nostra storia»

illuminazione è un punto di luce suggestivo sulla parete del San Marco. L’eremo di San Marco, citato per la prima volta in un lascito testamentario del 1253, è un importante testimonianza d’arte e di spiritualità. Nel XII° secolo, che segnò l’apice della vita eremitica sul San Marco e sulla montagna dei Fiori, le cavità naturali si trasformarono in luoghi di riflessione e preghiera per quanti, nel lavoro e nella contemplazione ascetica volevano avvicinarsi a Dio. Posto sotto l’egida dell’episcopato ascolano, l’eremo  si legò subito, con un fortissimo senso percettivo alla città di cui divenne ben presto un punto di riferimento spirituale.
Papa Niccolò IV, a conferma dell’importanza dell’eremo, il 3 settembre del 1289, con una apposita bolla concesse un’indulgenza a chi vi si recava in pellegrinaggio nel giorno della ricorrenza di San Marco.
L’eremo di San Marco e il costituendo parco urbano di Piagge, saranno al centro, la prossima settimana, di un interessante convegno promosso dall’Assessorato alla Cultura e dalla Soprintendenza.
«Un convegno – sottolinea il vice sindaco e assessore alla Cultura, Andrea Maria Antonini – per restituire piena dignità  a questa splendida testimonianza della nostra storia, inquadrandolo in un contesto più ampio che preveda la valorizzazione dell’edificio e dell’ambiente circostante attraverso una attività di recupero e restauro e al tempo  stesso di creazione di itinerari culturali, ambientali e sportivi finalizzati alla realizzazione di un vero e proprio parco urbano».
L’eremo venne definitivamente abbandonato quando a Piagge, nel 1478, fu edificata la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo. Fu restaurato nel 1908, per interessamento del sindaco dell’epoca, Garzia Civico.