Rapine a prostitute e clienti, arrestati tre albanesi

Rapine a prostitute e clienti, arrestati tre albanesi

Accusati di aver derubato un uomo e sospettati di analoghi colpi lungo la Bonifica

Sono sospettati anche di essere gli autori di una decina di colpi analoghi messi a segno ai danni di prostitute e clienti tra le Marche e l'Abruzzo. Sono stati sorpresi in un appartamento di Porto d'Ascoli. Ancora ricercato un quarto albanese, ritenuto il capo della banda. Mariglen A., 28 anni, Astrit P.E., entrambi clandestini, e Bruno A., 21 anni, già espulso dal territorio nazionale, sarebbero responsabili dell'aggressione a un quarantaseienne di Teramo avvenuta lo scorso 11 giugno a Controguerra. L'uomo era stato colpito alla testa con dei bastoni e derubato di circa 2.000 euro e di un personale computer. Medicato nell'ospedale di Sant'Omero, era stato giudicato guaribile in 20 giorni.  
Ma secondo i carabinieri, il terzetto potrebbe essere responsabile di decine di altre rapine messe a segno con le medesime modalità lungo la strada provinciale Bonifica, ai danni di prostitute e clienti. «Colpi caratterizzati - ha detto capitano dell'Arma di San Benedetto del Tronto Giancarlo Vaccarini - da un'efferata quanto gratuita violenza». Nell'appartamento di Porto d'Ascoli (affittato a una ragazza moldava) i carabinieri hanno recuperato la refurtiva della rapina commessa ai danni dell'abruzzese e altro materiale elettronico (tv lcd e al plasma, sistemi di amplificazione home theatre, telefoni cellulari) frutto di altri furti presso bar e ristoranti tra Marche e Abruzzo. Per i tre albanesi si sono aperte le porte del carcere di Marino del Tronto.