Perpetrata attraverso lo schema tipico delle cosiddette frodi carosello
L'operazione coinvolge un'impresa che "sulla carta”, aveva dichiarato svolgere l’attività di “intermediazione al commercio di prodotti tessili e di abbigliamento” quando in realtà svolgeva attività ben più consistenti nel settore, non dichiarato al Fisco, della commercializzazione all’ingrosso di apparecchiature informatiche. La frode è stata perpetrata con il concorso di un ulteriore imprenditore nazionale attraverso lo schema tipico delle cosiddette “frodi carosello”; la società verificata, infatti, ha assunto il ruolo di missing trader, interponendosi fittiziamente tra il cedente comunitario e l’ulteriore effettivo soggetto economico, con funzioni di filtro, permettendo a quest’ultimo di beneficiare, almeno nelle intenzioni, di beni ad un prezzo notevolmente inferiore a quello di mercato e di un credito d’imposta derivante dall’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’intera operazione, delegata dalla Procura della Repubblica di Fermo (AP), ha determinato la denuncia di due persone.