E' la Saba l'unica, incontrastata, assoluta padrona di Ascoli?

E' la Saba l'unica, incontrastata, assoluta padrona di Ascoli?

La vicenda di alcuni cittadini che decidono di ristrutturare un immobile in Piazza Viola

Presentano tutti i progetti e con tutte le carte in regola ottengono il permesso di costruire e l'avvio dei lavori con regolare DIAE rilasciata dal Comune. L'immobile si trova in Piazza Viola. Con regolare bollettino comunale riscosso tramite AIPA, per il saldo della TOSAP, i proprietari si mettevano in regola per l'occupazione del suolo pubblico per l'installazione del cantiere e della gru.
E qui arriva il bello. La SABA, che nella convenzione del 2002 si è vista regalare (cosa che non era prevista nella convenzione del 1996) dalla giunta Celani, anche l'esenzione del pagamento della TOSAP e una forte diminuzione della TARSU (in poche parole la SABA non paga la TOSAP e paga pochissimo di tassa di rifiuti nonostante i due parcheggi coperti di Torricella e ex GIL), fa recapitare, ai malcapitati proprietari, anche un bollettino con l'importo per pagare il presunto mancato guadagno dovuto all'occupazione degli stalli blu a pagamento non più utilizzati dalla saba per la sosta, perche invasi dal cantiere.
Questa richiesta è velleitaria e ridicola. Quante volte deve pagare un cittadino per rimettere a posto la propria casa? Se si paga la tassa dell'occupazione del suolo pubblico, perché è pubblico, perché anche la SABA si arroga il diritto di riscuotere un altro balzello, visto che è solo gestore (sub-judice) della sosta in città? Forse perchè è diventata proprietaria del terreno verniciato di blu in città? E' la SABA l'unica, incontrastata, assoluta padrona della città? Certo è forte di una convenzione-capestro della durata di 40 anni...
Crediamo proprio che i cittadini di Ascoli non possano più permettersi questi soprusi, non responsabili certo, di questa incresciosa situazione in cui Celani e Natali hanno delegato ad una società privata tutto il sistema di sosta, circolazione, traffico, pedonalizzazione del centro storico. Che altro potremo decidere in piena autonomia se tutto dipende dalla SABA?»

Emidio Catalucci
Giuseppe Brandimarti

Ecco il testo dell'interpellanza:  

I sottoscritti capigruppo consiliari dei partiti di centro-sinistra inoltrano la presente interpellanza, con richiesta di risposta scritta ed orale da fornire nel prossimo Consiglio Comunale.


Premesso che,

con la delibera di Consiglio Comunale n. 39 del 3.6.2002 (parzialmente annullata dal TAR con sentenza 1920/2007) veniva approvata la “Modifica convenzione stipulate con la Parcheggi Azzurri per Ascoli s.c.a.r.l. per la gestione dei parcheggi comunali”;

in data 12 luglio 2002 con rep. 28181, fu stipulata la nuova concessione-convenzione sottoscritta dall’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno e dalla società “Parcheggi Azzurri per Ascoli”;

che nei relativi allegati della sopra citata Convenzione venivano inseriti obblighi e diritti del tutto estranei alle precedenti convenzioni del 1996 prevedendo per la SABA, infatti, la totale esenzione del pagamento della TOSAP e una sostanziale riduzione della TARSU.

che nella Convenzione citata non viene descritto, stabilito e concordato in maniera precisa e puntuale l’aspetto del mancato guadagno della SABA da rimborsare con un ristoro, per l’eventuale occupazione degli stalli a pagamento dovuti ad iniziative di interesse pubblico e finalità pubbliche (manifestazioni, mercati , mercatini antiquariato, giornate ecologiche ed altro) e per lavori pubblici (soprattutto strade e marciapiedi).


premesso, altresì, che,

con differenti provvedimenti ordinativi l’Amministrazione Comunale ha sottratto, per fini pubblici (manifestazioni varie, mercati, mercatini, domeniche ecologiche ed altro), la disponibilità di posti auto oggetto della menzionata concessione; e con gli anni l’Ente è stato costretto a versare alla SABA un corrispettivo per il mancato introito delle tariffe dei parcheggi a pagamento non utilizzati alla sosta.

A tal proposito si ricordano le seguenti determinazioni dirigenziali del Servizio Traffico e i relativi importi erogati dal Comune:

  1. n. 1997 del 23.12.2004 (impegno di spesa di 42.011,20 euro).

  2. n. 1165 del 12.08.2005 (fatture pervenute SABA per 36.316,20 euro).

  3. n. 2020 del 29.12.2005 (fatture pervenute SABA per 17.543,90 euro).

  4. n. 1900 del 14.12.2006 (fatture pervenute SABA per 38.308,37 euro).

  5. n. 1936 del 20.12.2007 (fatture pervenute SABA per 54.739,65 euro).


Per un importo complessivo di 188.919,32 euro.


Si richiamano altresì le determinazioni dirigenziali n. 889 e n. 1199 del 08.06.2007 e del 03.08.2007, per quanto riguarda l’occupazione di n. 6 stalli per i lavori di restauro strutturale del Teatro Filarmonici, con un rimborso complessivo previsto in 20.000 euro.


Viste le fatture emesse dalla SABA relative all’occupazione degli stalli di Via Piave e Via Sacconi (per i lavori di rifacimento manto stradale e marciapiedi) per il periodo giugno-ottobre 2007, dove ci sono volute numerose riunioni tra le parti per stabilire se detta occupazione poteva essere considerata gratuita o meno.

Verificato inoltre che in data 06.09.2007 veniva rilasciata regolare DIAE (permesso di costruire) n. 49144 per lavori di ristrutturazione di casa privata sita in Piazza Viola, ad opera della ditta S.I.I.O.P. srl di Ascoli Piceno. Che i proprietari dello stabile interessati ai lavori dopo aver versato regolarmente l’importo per l’occupazione del suolo pubblico, tramite bollettino all’AIPA, si sono visti recapitare una fattura da saldare alla SABA, la quale richiedeva un’ulteriore importo ritenuto congruo per mancato guadagno dovuto all’occupazione degli stalli di sosta a pagamento invasi dal cantiere.


Considerato tutto ciò in premessa e richiamando gli aspetti della Convenzione relativi alla totale esclusione da parte della SABA dal pagamento della TOSAP e la riduzione del pagamento della TARSU, si chiede di sapere:


  1. Se è lecito e regolare la richiesta da parte della SABA ai proprietari dello stabile di Piazza Viola. Se un privato cittadino paga al Comune l’importo per l’occupazione del suolo pubblico, con quale titolo e diritto interviene la SABA (società privata attuale gestore della sosta) per richiedere il mancato guadagno per gli stalli occupati dal cantiere. Se il suolo è pubblico, non può essere la SABA a richiedere un altro balzello per l’occupazione.

  2. in quale articolo della Convenzione n. 28181 del 12.07.2002 tra il Comune e la società che gestisce la sosta viene previsto e calcolato, in maniera precisa e pertinente, tale rimborso per mancato utilizzo dei posti auto a pagamento sottratti alla sosta per feste, mercati, mercatini, domeniche ecologiche e per fini pubblici. E come è possibile che sia stato ampliato ed esteso anche ai privati cittadini che versano regolarmente il canone dovuto per l’occupazione del suolo pubblico.

  3. La SABA con il suo contratto di gestione quarantennale della sosta in città, e con il suo atteggiamento, si sta configurando quale soggetto unico e assoluto della pianificazione del territorio in materia di sosta e viabilità, imbalsamando e intervenendo in maniera determinante e indisturbata in qualsiasi decisone del Comune sulla pedonalizzazione del centro storico e sulla nuova viabilità in centro storico.

  4. Perché non viene prevista l’occupazione gratuita per il Comune nei casi di lavori pubblici approvati e finanziati dall’Ente, con affidamento dei lavori mediante pubblico incanto o gara, (a maggior ragione quando si tratta di rifacimento manto stradale delle vie cittadine e dei marciapiedi) in modo tale da evitare il pagamento di ingenti somme alla SABA (come sopra evidenziato), tra l’altro non individuate e stabilite da nessun articolo della Convenzione in atto.