Protezione Civile, nuovi sistemi antincendio

Protezione Civile, nuovi sistemi antincendio

Presentato un sistema avanzato di monitoraggio aereo

per questo l’Amministrazione Provinciale ha organizzato stamane nella sala integrata della Protezione Civile una dimostrazione che alcune realtà aziendali specializzate hanno offerto della funzionalità di varie sistemi per combattere gli incendi, una calamità che l’anno scorso ha provocato gravi devastazioni nel Piceno. Ai test erano presenti il presidente della Provincia Massimo Rossi, la dott.sa Marisa Marchetti, Vice Prefetto Vicario, l’assessore provinciale alla Protezione Civile Luigino Baiocco, il comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Benedetto Ricci, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Giuseppe Montanaro, il responsabile della Protezione civile provinciale Dante Merlonghi ed alti rappresentati dei Carabinieri, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco. Sono inoltre intervenuti molti sindaci ed amministratori del territorio, nonché rappresentanti dei vari Gruppi di protezione civile.
“Spetterà poi alla Regione Marche ed ai vari Enti facenti parti del sistema integrato di protezione civile – ha spiegato l’assessore Baiocco- valutare, nell’ambito delle proprie competenze ed esigenze, se ed in quali forme potenziare con queste nuove tecnologie i propri dispositivi di lotta agli incendi”. E, a proposito di misure innovative per la prevenzione degli incendi boschivi, il presidente Rossi ha ricordato “il progetto elaborato da Piceno Sviluppo e finanziato tra i 100 migliori progetti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che consiste nella manutenzione dei boschi  attraverso la raccolta di materiali legnosi che – ha evidenziato il Presidente - saranno trasformati in pellet per gli utilizzi energetici  nei vari edifici pubblici nelle aree montane”.
Per prima è stata presentata una particolare sostanza che si diluisce in acqua ed in grado di creare un’efficace barriera contro il fuoco e di spegnere con più rapidità le fiamme. Volontari della protezione civile del Piemonte hanno eseguito dimostrazioni di spegnimento di focolai in un area limitrofa alla sala di protezione civile, coordinati dal generale Joe der Hovsepian, consigliere militare del Governo giordano e di quello libanese che ha illustrato le caratteristiche del liquido antifiamme completamente biodegradabile, prodotto da una azienda tedesca e che viene usato con successo in Germania per usi civili e negli aeroporti militari. Successivamente un incaricato della ditta A.R.I.S (Applicazioni Rielaborazioni Impianti Speciali) - azienda che opera da decenni nel campo della sicurezza e della forniture militari e di protezione civile e che annovera tra i propri clienti i Ministeri dell’Interno e della Difesa - ha mostrato un filmato di un veicolo cingolato in grado di muoversi con agilità su qualsiasi terreno e di portare soccorso alle popolazioni in caso di alluvioni, terremoti, incendi. Quindi, nel piazzale antistante la sala della Protezione civile, sono stati mostrati pick-up ed altri mezzi dotati di particolari attrezzature di spegnimento. Infine è stato presentato dalla Nimbus srl (divisione nata dalla A.R.I.S.) un sistema avanzato di monitoraggio aereo del territorio. Si tratta di un ibrido tra un dirigibile ed un aeromobile, una sorta di “occhio dal cielo” pensato per il monitoraggio e la prevenzione incendi. Il velivolo può raggiungere una velocità di 50 km orari, alzarsi fino ad altitudine di circa 300 metri dal suolo ed ha un’autonomia di ben 6 ore di volo.
Il prototipo presentato stamane e che ha compiuto un breve test di volo, è dotato di telecamere diurne, ma sul suo abitacolo possono anche essere montate telecamere termiche e ad infrarossi. In futuro è anche prevista l’istallazione di sensori in grado di rilevare l’inquinamento dell’aria, compresa la presenza di contaminazioni chimiche e radioattive. Il piccolo aereo, alimentato con motore e pallone ad elio, ha un struttura in fibra di titanio e carbonio che lo rende resistente e maneggevole e può essere pilotato da un operatore mediante “joystick” o da un sistema automatizzato. Le immagini sono inviate ad stazione a terra che può anche essere montata su un mezzo mobile.