Rossi: «Fare reti e progetti integrati, per ripensare un modo di vivere la città migliore»
alla manifestazione “Amolamiacittà – Momenti di incontro verso la città che vorremmo”. Il briefing ha visto riuniti intorno a un ideale tavolo di discussione diversi rappresentanti delle istituzioni locali. I lavori sono stati introdotti dalla relazione del Maestro Alessandro Cappella, presidente dell’Associazione Amolamiacittà, promotrice dell’evento. Come moderatrice ha presenziato la Dott.ssa Daniela Ropelato, docente all’Università San Tommaso di Roma e esponente del Movimento Politico per l’unità.
Tante le personalità presenti: il vescovo Montevecchi, il sindaco Celani, Il Presidente della Provincia Rossi, il Direttore di Confindustria Ascoli Luciano Vizioli, il segretario provinciale della Cisl Antonio Angelini, il GIP Annalisa Gianfelice, una rappresentante dei giovani, Alessandra Faraglia e il funzionario dell’ ASUR Pietro Maurizi.
Introducendo i lavori il Presidente dell’Associazione ha sottolineato come la città sia simile a un’orchestra dove ogni strumento è ben armonizzato con gli altri in modo da poter sempre creare una sinfonia. Obiettivo della tavola rotonda era infatti creare una sintonia tra le istituzioni che avesse nella fraternità e nel bene comune il significativo punto di arrivo. Dar voce all’umanità non espressa ma partecipante è d’altronde la finalità delle iniziative di questa settimana.
Nei vari interventi è stato sottolineato in particolare come occorra sempre più creare relazioni che portino alla soluzione dei numerosi problemi che coinvolgono la cittadinanza. Il Presidente Rossi ha parlato del bisogno di “Fare reti e progetti integrati, per ripensare un modo di vivere la città migliore”, Il segretario Cgil Angelini ha richiamato l’esigenza di attivare politiche che fondano insieme esigenze trans generazionali. Vizioli ha sottolineato l’importanza di ritornare a dare voce alle rappresentanze locali. Il Sindaco ha poi sottolineato l’aspetto importante che ha il rapporto costruito tra istituzione e formazione.
Intense anche le partecipazioni del Gip Gianfelice che ha sottolineato i rischi della microcriminalità in una città troppe volte pensata a torto isola felice, e di Pietro Maurizi che ha ribadito come le relazioni sono l’unico modo per avvicinare le Pubbliche Amministrazioni e il cittadino. Alessandra Faraglia invece ha chiesto a nome delle nuove generazioni un’attenzione maggiore, in modo che si arresti la fuga di tanti giovani intelligenze locali.
In prospettiva futura ha parlato Monsignor Montevecchi il quale si è augurato che le istituzioni guardino con lungimiranza a tre possibili vie di sviluppo: l’università, la prevenzione educativa e l’idea di un ospedale di eccellenza.
Nelle rapide battute conclusive è emerso come politici e cittadini guardino alla nostra città del domani come a una città pronta a costruire finestre di dialogo, dove aumenti la partecipazione consapevole dei cittadini alla vita politica, siano implementate le infrastrutture umane,venga maggiormente dato spazio alle meritocrazie, sia migliorato il servizio ai cittadini, sia recuperato il senso civico e, infine, costruiti rapporti sinergici tra le varie generazioni.
Per ulteriori informazioni e commenti è possibile consultare il blog: www.amolamiacitta.splinder.com