Osimo, la Procura indaga sull'ospedale

Osimo, la Procura indaga sull'ospedale

Nella vicenda si sono susseguite due procedure di affidamento delle opere

Un fascicolo sarebbe stato aperto dopo che, nell'ottobre scorso, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici aveva accertato l'irregolarità della procedura di affidamento della concessione alla società Osimo salute spa da parte dell'Asur. E in quella sede gli atti erano stati anche trasmessi alla procura regionale della Corte dei Conti.  
Nella vicenda - iniziata con due delibere del consiglio regionale del 1990 e 1996 per il programma triennale e decennale di interventi e ammodernamenti del patrimonio edilizio sanitario regionale, che comprendeva anche la realizzazione dell'ospedale di area a San Sabino di Osimo - si sono susseguite due procedure di affidamento delle opere. La prima, da parte del Comune di Osimo al consorzio Codelsa, venne annullata nel 2001 dopo una pronuncia del Consiglio di Stato che rilevò l'omissione di una puntuale verifica sullo stato dei luoghi e di indicazioni progettuali che scongiurassero l'instabilità del nosocomio (la cui costruzione sarebbe costata oltre 25 miliioni di euro). I lavori erano iniziati nel 1998, dopo l'espropriazione dell'area, e il Comune aveva ricevuto una quota di finanziamento pubblico di circa 1,5 milioni di euro. La seconda gara, appaltata dall'Asur, aveva portato all'affidamento della concessione con la procedura della finanza di progetto alla società Osimo Salute spa, nel 2005. Nel febbraio scorso però, la giunta regionale - dopo aver chiesto un parere al prof. Renato Villalta, docente di diritto amministrativo dell'Università di Milano - aveva ritenuto illegittima la procedura per l'assenza di alea economico-finanziaria per la ditta appaltatrice e dunque per un costo sproporzionato a carico dei soggetti pubblici. E aveva ordinato all'Asur di revocare l'aggiudicazione.
La Regione, prendendo atto del giudicato che si era formato sulla decisione del Consiglio di Stato, aveva anche dato mandato all'Asur di chiedere formalmente al Comune di Osimo la restituzione del finanziamento pubblico erogato fino al 2001 nell'ambito della procedura. In caso contrario, specificava la delibera di giunta n. 190, sarebbe potuta insorgere un'ipotesi di distrazione di fondi dallo scopo originario.