Legambiente, in ricordo di Chernobyl

Legambiente, in ricordo di Chernobyl

Ribadito il no al nucleare. Il 7 giugno manifestazione contro l'effetto serra a Milano

alla produzione e all’uso di energia nucleare”,  vietino “l’installazione di centrali che sfruttino l’energia atomica” e garantiscano “la massima trasparenza.
“A ventidue anni da Cernobyl nessuno dei problemi di allora è stato minimamente risolto – afferma il presidente di Legambiente Marche Luigino Quarchioni – scorie radioattive, sicurezza degli impianti, costi altissimi, rendono inutilizzabile il nucleare. Inoltre quello che i fanatici dell’atomo fanno finta di non sapere è che la battaglia per la riduzione della CO2 non può aspettare i 10 anni che come minimo sono necessari per costruire una centrale nucleare. Nelle Marche l'antagonismo nei confronti del nucleare si traduce nel PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale) come garanzia di risparmio e grande investimento sulle fonti rinnovabili. Il Pear rappresenta quindi  un vantaggio non solo ambientale ma anche sociale ed economico: basti pensare allo sviluppo del fotovoltaico e ai finaziamenti previsti dall'ultima Finanziaria. Nelle Marche sono stati fatti molti passi avanti ma né servono ancora di più. Per gli edifici pubblici ad esempio è necessario modificare il regolamento edilizio per introdurre l'obbligo di installazione  dei pannelli solari termici, fotovoltaici oppure regolamentare la certificazione energetica degli edifici.Inoltre si potrebbe puntare sulla microgenerazione distribuita in quei distretti produttivi di cui le Marche sono ricche con gli imprenditori disposti ad investire producendo loro stessi energia. Infine per l'agricoltura si può pensare alle biomasse, filiere corte senza sottrarre nulla al food (agricoltura destinata alle produzioni alimentari)”.
L'appello in occasione del 22° anniversario dell'incidente della centrale ucraina anticipa la grande mobilitazione per fermare l’effetto serra organizzata per il 7 giugno prossimo a Milano con la “Marcia per il clima” alla quale hanno già aderito oltre 30 associazioni.
Per saperne di più non solo sui motivi per dire NO al nucleare ma soprattutto sulle opportunità offerte dalle fonti rinnovabili le uniche in grado di far raggiungere all’Italia l’obiettivo europeo al 2020 del 30-20-20 (30% di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, 20% di efficienza e 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili) è possibile visitare i siti di www.legambiente.eu  e www.fonti-rinnovabili.it