La ditta Impregilo ha proposto invece di realizzare lintera opera a suo carico
prospettive di sviluppo del porto, sia per liberare la città dal transito dei TIR, che crea non pochi problemi ai cittadini». Così ha commentato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Loredana Pistelli, la scelta da parte del Consiglio di amministrazione dell’ANAS del promoter per l’avvio del project financing dell’uscita ovest dal porto di Ancona. La società IMPREGILO è quella che si è aggiudicata il bando di gara, concorrendo insieme con altre nove società tra le più importanti a livello europeo.
«E’ una giornata importante – continua Pistelli – anche per la Regione, che vede concretizzarsi un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del Porto di Ancona e che dà corpo alla piattaforma logistica costituita da porto-aeroporto-interporto, la quale a sua volta potrà avvalersi di infrastrutture che, proprio in questi tre anni di legislatura, si stanno concretizzando, quali la terza corsia della A14; il completamento della SS 76 nell’ambito del progetto Quadrilatero; sempre sulla SS 76, lo svincolo per l’Interporto che, dopo diverse traversie, è stato appaltato dall’ANAS; l’appalto Interporto per il collegamento ferroviario coordinato con RFI in attesa dell’avvio dei lavori (2009) per il progetto by-pass di Falconara; il collegamento ferroviario con la nuova darsena portuale».
«Il lavoro fatto in questi tre anni – ha detto l’assessore - ha segnato una svolta per le infrastrutture e quello di oggi è il risultato di un impegno serio e costante del Comune e della Regione che, in piena sintonia, hanno saputo rappresentare l’importanza per l’economia regionale della realizzazione di questa infrastruttura: è palese che quando le scelte sono condivise, l’impegno solidale delle istituzioni non può che produrre risultati importanti e significativi». Un percorso lungo quello dell’Uscita Ovest, che ha visto inizialmente la mobilitazione del Comune di Ancona e delle associazioni di categoria e sindacali, alla ricerca di un’intesa su un progetto che collegasse direttamente il porto all’autostrada. Iniziativa a cui la Regione ha dato slancio e supporto, indicandola una priorità nelle richieste avanzate al Ministro e definendo il Porto/interporto/aeroporto la prima Piattaforma logistica delle Marche.
«Abbiamo percorso – ricorda l’assessore Pistelli - più strade per accelerare i tempi di decisione. Nella Conferenza dei servizi per la realizzazione della terza corsia dell’A/14, dove è previsto il casello per Ancona-Centro, a cui si dovrà collegare l’uscita ovest, abbiamo dato come prescrizione la realizzazione dell’uscita da parte della società Autostrade. In quella sede, la società Autostrade ha ufficialmente dato la sua disponibilità alla realizzazione dell’opera qualora l’ANAS ed il Ministero l’avessero chiesto. L’ANAS ha invece ufficializzato la volontà di realizzarla in proprio. Nonostante questa disponibilità i tempi si stavano dilatando troppo. La Regione ha quindi avanzato la proposta di promuovere direttamente il project financing, mettendo a disposizione risorse economiche provenienti da fondi comunitari. Di fronte a ciò, il ministro Di Pietro, a seguito di vari incontri, ha chiesto all’ANAS di procedere alla pubblicazione del bando per il promoter per la realizzazione del project financing, con una disponibilità economica di partecipazione all’opera del 50%».
La ditta Impregilo ha proposto invece di realizzare l’intera opera a suo carico. «Vale a dire – precisa Pistelli - a costo zero per l’ANAS e per lo Stato. Questo rende giustizia alle accuse di chi riteneva che l’opera fosse troppo onerosa e avrebbe gravato sui cittadini. Ora le obiezioni saranno senz’altro altre e tante, come ad esempio la preoccupazione per il costo del pedaggio che potrà penalizzare gli autotrasportatori locali e internazionali. Penso che non dobbiamo sminuire questo importante risultato con polemiche inutili e sterili ma richiedere all’ANAS e al nuovo ministro di accelerare i tempi per le successive procedure».
«Deve essere chiara – insiste l’assessore - la nostra volontà di vedere al più presto la strada realizzata. In attesa di quel momento, dobbiamo ragionare dello sviluppo e dell’espansione del porto, portare a termine le opere previste nel piano di sviluppo (perché con il collegamento stradale il porto potrà essere più competitivo per il suo ruolo internazionale, grazie anche alla sua collocazione geografica) e prevedere da parte dell’Autorità Portuale un ruolo attivo per facilitare lo sviluppo, se necessario, di un intervento economico a sostegno degli autotrasportatori. Certamente questo primo importante risultato non deve far diminuire l’attenzione per le fasi successive, chiedere ancora continuità e rapidità nelle scelte».