free” nell’etichettatura dei prodotti. Sono questi due temi fondamentali che saranno discussi alla VI Conferenza ministeriale della Rete delle Regioni d’Europa libera da OGM, in programma a Bilbao il 24 e 25 aprile, a cui parteciperà il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini. “Partecipare a questo importante appuntamento – dichiara Petrini – è quanto mai utile e opportuno, considerando che si colloca in una fase di piena attuazione del Piano di sviluppo rurale Marche 2007-2013. Inoltre, quale appartenente alla Rete di Regioni che hanno scelto un modello di agricoltura basato sulla qualità, ritengo sia questo il momento opportuno per riflettere sull’inserimento delle nostre politiche regionali nel quadro della nuova Politica agricola comune”.
Le Marche sono del resto una delle dieci Regioni che nel 2003 fondarono la “Rete delle Regioni e Autorità Locali d’Europa libere da OGM”, a cui oggi aderiscono 42 regioni europee. “La Regione – continua Petrini – è molto attiva sotto il profilo della tutela delle proprie tipicità e le scelte adottate in materia di OGM sono coerenti con gli obiettivi prefissati. Vorrei ricordare la legge regionale del marzo 2004 sulla salvaguardia delle produzioni agricole, tipiche di qualità e biologiche, con cui è stata vietata la coltivazione di OGM e l’impiego di mangimi OGM nell’alimentazione animale: provvedimenti che tutte le filiere produttive regionali sono in grado di rispettare. Inoltre, appena un mese fa, la Giunta ha approvato il Piano complessivo delle attività necessarie per la prevenzione e l’intervento di contrasto in materia di Organismi Geneticamente Modificati relativo alla campagna di semina 2008”. A un livello più alto, durante il 2007, l’attività della Rete delle Regioni ha portato alla realizzazione di una serie di importanti eventi: nel dicembre 2007 a Bruxelles, è stata organizzata la conferenza sui mangimi non geneticamente modificati; più recentemente, la Francia ha proposto la moratoria sulla coltivazione del mais geneticamente modificato, mentre il Parlamento tedesco ha deciso di autorizzare l’etichettatura dei prodotti non OGM.
“Queste azioni – conclude il vice presidente Petrini - sono pienamente coerenti con i principi che hanno ispirato la creazione della Rete delle Regioni, che si sintetizzano nell’impegno a garantire l'assenza di contaminazione genetica delle colture e la libertà di scelta alle regioni”.