Legambiente: il Comune devasta il verde

Legambiente: il Comune devasta il verde

«Gli alberi che si trovano nelle aree comunali sono di tutti, di tutto il quartiere e di tutta la città»

In questi giorni una ditta incaricata dal Comune sta tagliando dei bellissimi pini d'Aleppo, piante maestose assolutamente dritte e imponenti, che non davano fastidio a nessuno, in Via Enna e in Via Ragusa, dietro la sede dell'ERAP. Ancora una volta il nostro Comune, invece di piantare nuovi alberi, come sarebbe opportuno per migliorare le nostre aree verdi, taglia indiscriminatamente bellissime piante in ogni parte della città.
In questi ultimi 2 anni sono stati tagliati 24 cipressi davanti al CIIP, un gigantesco platano in via Firenze, gli alberi sulla strada venarottese, dei cipressi secolari al cimitero, un pino a Porta Cappuccina e adesso ben 14 pini d'Aleppo alle Tofare, un quartiere che si caratterizza proprio per la grande quantità di piante e che qualcuno, a quanto pare, vuole trasformare in un campo di calcio senza alberi.
Ora ci chiediamo perché l'Amministrazione comunale debba spendere decine di migliaia di euro per massacrare in questo modo i viali alberati (come Viale Vellei e Viale Indipendenza) e le aree verdi della nostra città. Dice l'Assessore "al Taglio" Travanti che finalmente dopo 45 anni si sta facendo la manutenzione delle aree verdi: grazie tante, Assessore, ma se manutenzione significa tagliare a zero decine e decine di piante, ne facciamo volentieri a meno. Invece di fare la necessaria manutenzione delle aree verdi tagliando l'erba e potando alcune piante che effettivamente danno fastidio, il Comune sta letteralmente distruggendo decine e decine di piante che rendevano belle alcune zone della nostra città, che invece adesso hanno assunto l'aspetto squallido di una qualsiasi periferia degradata. A proposito, perché il Comune tiene ancora chiuso il Parco comunale del Lungo Castellano, prendendo a pretesto una staccionata pericolante che si potrebbe riparare con un spesa minima? Ribadiamo inoltre che il Comune non può andare dietro alle singole esigenze dei privati, che magari desiderano tagliare gli alberi per avere più luce, perché le foglie danno fastidio, sporcano i balconi e le macchine, etc., ma può e anzi deve intervenire solo quando un esperto agronomo abbia certificato effettivamente la pericolosità di un dato albero.
Gli alberi che si trovano nelle aree comunali sono di tutti, di tutto il quartiere e di tutta la città, e nessuno può decidere della loro sorte se non adduce motivi più che validi. Ci chiediamo chi possa avere autorizzato un taglio di questo genere, che rappresenta un damnno gravissimo arrecato alla nostra città. Abbiamo chiesto al nostro avvocato di valutare se è possibile quantificare in qualche modo il danno alle aree verdi ed al paesaggio, intraprendendo eventualmente un'azione di risarcimento. Ricordatevi, cari amministratori, che in pochi minuti l'ignoranza dell'uomo può distruggere ciò che la natura ha costruito in più di cinquant'anni. Imparate ad usare di più il cervello e un po' meno la motosega».