«Non ero io, e nel furto non c'entra niente neanche Remo»
Ai due l'11 aprile scorso è stato notificato un ordine di custodia cautelare del gip di Teramo per il furto e il danneggiamento di un'auto della polizia municipale di Sant'Egidio alla Vibrata, a bordo della quale, nel febbraio 2007, avrebbero infastidito alcune prostitute di strada lungo la Bonifica, spacciandosi per vigili urbani. «Non ero io, e nel furto non c'entra niente neanche Remo» ha detto al magistrato Ahmetovic, che nel carcere di Marino del Tronto sta scontando sei anni e sei mesi di carcere per l'omicidio dei quattro ragazzi di Appignano del Tronto, travolti e uccisi nella notte fra il 22 e 23 aprile di un anno fa guidando ubriaco il suo furgone. Stesso copione da parte di Pizi («non sono stato io»), anche lui rinchiuso a Marino, e come il rom condannato per una tentata rapina alle Poste di Maltignano. Sia il difensore di Ahmetovic, l'avv. Felice Franchi, sia quello di Pizi, Alessandro Angelozzi, presenteranno un'istanza di rimessione in libertà al Tribunale del riesame dell'Aquila.