anni che il 3 ottobre del 2005 cadde nella tromba di un ascensore in un centro commerciale di Porto d'Ascoli, morendo annegato nell'acqua melmosa che vi ristagnava.
Il giudice del Tribunale di Ascoli Piceno (il processo si celebra presso la sede distaccata di San Benedetto del Tronto) non ha potuto dichiarare aperto il dibattimento a seguito di un'eccezione presentata dal legale della ditta Pulcinelli spa (locataria dell'immobile dove avvenne la tragedia) riferita ai termini per la notifica della citazione. Il giudice ha rinnovato la citazione per la Pulcinelli, e ha respinto le eccezioni proposte da tutti gli altri imputati, che avevano sostenuto la nullità del decreto, proprio perché non contemplava la citazione del responsabile civile della Pulcinelli spa. Eccezione che, se fosse stata accolta, avrebbe riportato la vicenda di nuovo in sede di udienza preliminare. Il processo è stato invece aggiornato al 29 maggio, quando saranno sentiti i testimoni del pubblico ministero Carmine Pirozzoli che accusa del reato di omicidio colposo sette persone. Assenti oggi in aula tutti gli imputati, ma anche i familiari del piccolo Alessio, che si sono costituiti parte civile attraverso l'avv. Mauro Gionni. «Non hanno superato la tragedia vissuta con la perdita del bambino e non so se verranno mai in tribunale» ha detto il difensore.