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Pesaro, minaccia di gettarsi da una gru di 65 metri
L'uomo rivendicava un alloggio popolare
A convincerlo a scendere sono stati il dirigente della Squadra mobile pesarese Andrea Massimo Zeloni, un medico psichiatra, e la moglie Carmela Mosca, accorsa sul posto. Giubbotto, tuta e cappellino in testa, Guerriero è apparso molto confuso e provato. Ha parlato brevemente con il medico, con Zeloni, ma poi è stato fatto subito salire a bordo dell'automedica e accompagnato in ospedale per accertamenti. Verrà interrogato più tardi, quando i medici lo riterranno opportuno.
Guerriero, ex tornitore meccanico, da tre anni in pensione con un assegno di invalidità civile, era già seguito dal Dipartimento di salute mentale, anche perché le sue condizioni psichiche sono peggiorate dopo il pensionamento. Con la famiglia é emigrato da Napoli a Pesaro una ventina di anni fa. "Ci siamo trovati sempre bene qui - ha detto la moglie -, la città é accogliente, ma con la pensione di mio marito non riusciamo più ad andare avanti. Lui prende 1.100 euro al mese, e solo di affitto paghiamo 700 euro. Abbiamo chiesto una casa popolare, ma siamo al 165/o posto in graduatoria, e forse non l'avremo mai". Dei tre figli della coppia, solo il maggiore, che ha 20 anni, ha un lavoro, mentre gli altri, un ragazzo di 17 e una ragazzina di 12 anni, studiano ancora.
I servizi sociali del Comune conoscevano già la situazione dei Guerriero, e anche stamani un paio di addetti si sono recati nel cantiere di via Fermo per seguire la situazione. Oltre alla polizia, ha fatto un breve sopralluogo anche il procuratore della Repubblica Massimo Di Patria.