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Annegò nella tromba dell'ascensore, si apre processo
E' stata formulata un'accusa di omicidio colposo per 7 persone
cinque anni che il 3 ottobre del 2005 cadde nella tromba di un ascensore in un centro commerciale di Porto d'Ascoli e morì annegando nell'acqua melmosa. A presiederlo sarà il giudice Giuliana Filippello. Con l'accusa di omicidio colposo formulata dal pm Carmine Pirozzoli saranno giudicati Giuseppe Nobilioni, titolare dell'impresa di costruzioni che fece i lavori; Riccardo Aureli, geometra dell'impresa Nobilioni; Martiniano Martinelli, direttore dei lavori nominato dalla società Cosmo; Giacomo Ulissi, responsabile della sicurezza del cantiere, Nicola Di Nicola, amministratore della Cosmo; Massimo Pulcinelli, amministratore delegato della Pulcinelli; Riccardo Riccardi, geometra della Cosmo e sovrintendente dei lavori.
Nel corso dell'udienza preliminare si è costituita la Cosmo srl, societa proprietaria dell'immobile e committente dei lavori. La Cosmo era stata citata quale responsabile civile dalla famiglia Persico (che è parte civile) insieme alla Pulcinelli spa, locataria dell'immobile dove morì Alessio. Il piccolo quella sera si allontanò dalla mamma che stava facendo acquisti in un negozio di ferramenta, ospitato nello stesso stabile dove avvenne la tragedia. Dopo due ore di ricerche febbrili il suo corpo senza vita venne ritrovato nel pozzo, nel frattempo prosciugato dai vigili del fuoco. Il piccolo vi era finito probabilmente nel tentativo di recuperare un pallone che aveva visto adagiato sul fondo, senza rendersi conto che si trattava di acqua e non del terreno.