Turismo, parte la valorizzazione dell’antica Salaria

Turismo, parte la valorizzazione dell’antica Salaria

Agostini: «Un Governo finanziò lo studio di fattibilità della ferrovia ed un altro tolse invece i fondi»

E’ questo l’obiettivo del progetto “Salaria: un itinerario storico, culturale e religioso” promosso dalle regioni Marche e Lazio, dalla Provincia di Ascoli Piceno (Ente coordinatore)   e dal Club Wigwam Italia. Il Progetto, che prevede un importo iniziale di 300mila euro, è stato cofinanziato dal Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio e si avvale anche della collaborazione delle Province di Roma e di Rieti. L’iniziativa è stata presentata stamane dal presidente della Provincia Massimo Rossi, dal vice presidente della Regione Luciano Agostini, dall’assessore provinciale al Turismo Avelio Marini e da Efrem Tassinato, presidente dell'Associazione Italiana dei Clubs Wigwam.
«Dopo il successo della cicloturistica “Antiqua Salaria” dello scorso anno – ha spiegato l’assessore Marini – intendiamo dar vita ad un unico itinerario interregionale per intercettare i flussi turistici del Lazio, anche in periodi fuori stagione e in zone fino a questo momento non particolarmente vocate al turismo. Gli elementi di base ci sono tutti – ha aggiunto l’assessore – la via Salaria, soprattutto nel tratto antico, è infatti ricchissima sotto il profilo enogastronomico, storico e culturale. Elementi che tuttavia sono da organizzare, mettere a sistema e trasformare in “prodotto turistico”».
Il presidente Rossi ha messo in evidenza le caratteristiche di sostenibilità di questo progetto «si tratta di una grande opportunità per dare valore aggiunto al turismo del Piceno senza arrecare danni al patrimonio ambientale, ma esaltando la varietà di un paesaggio unico».
Nel corso della presentazione si è parlato anche di una ferrovia lungo la Salaria «un Governo finanziò lo studio di fattibilità ed un altro tolse invece i fondi per redigerlo – ha sottolineato l’assessore Agostini -   penso che sia comunque un ragionamento da mettere nell’agenda delle strategie di sviluppo su cui confrontarsi nei prossimi anni».