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Bimbe belghe, in Cassazione il ricorso della madre
Il ricorso della donna poggia su supposte violazioni ad alcune Convenzioni internazionali
presentato dalla madre delle due bimbe belghe di nove e quattro anni, contese dai due genitori di origine italiana, contro la legittimità del provvedimento con cui nel maggio del 2007 il Tribunale dei minori di Ancona dispose il rimpatrio delle minori in Belgio, dopo che il Tribunale di Mons le aveva affidate al padre. Il procuratore generale ha sostenuto l'inammissibilità del ricorso, in linea con la richiesta dell'avv. Vittorio Micucci, difensore di Rocco A., il padre delle bimbe, che ha eccepito un difetto di interesse da parte della madre, Maria Pia M., visto che la magistratura belga ha già deciso per l'affidamento al genitore, e non ci sono possibilità che le minori tornino in Italia. Al contrario, i difensori di Maria Pia M., gli avv. Rocco Taormina e Gabriella Ceneri, insistono che la partita dell'affidamento è tutt'ora aperta in sede di appello. E che sia gli inquirenti di Mons sia la procura di Fermo non hanno ancora chiuso le indagini a carico di Rocco A. per presunti sospetti di pedofilia. Fra il 2006 e il 2007 la vicenda mobilitò l'opinione pubblica italiana, con vari sit-in di protesta davanti alla casa di accoglienza di San Benedetto del Tronto dove le due bambine, venute in Italia dalla madre, erano state sistemate provvisoriamente. Vennero anche raccolte oltre 11 mila firme a sostegno dei diritti di Maria Pia M., ma il 19 maggio scorso le bambine furono prelevate dall'istituto su ordine del Tribunale di Ancona e rimpatriate. Da allora, la madre non le ha più sentite, e non ha diritto di far loro visita. L'ex marito e l'ex suocero la accusano di instabilità mentale, di non essere in grado di favorire uno sviluppo armonico della personalità delle figlie, ma lei, spalleggiata dalla cittadinanza di San Benedetto, si difende e contrattacca.
Il ricorso della donna poggia su supposte violazioni della Convenzione dell'Aja, della Convenzione di New York sui diritti dell'infanzia, della Convenzione di Strasburgo, e del diritto al giusto processo e al contraddittorio sancito dall'art. 111 della Costituzione italiana. La corte d'Appello di Ancona, inoltre, ricorda l'avv. Ceneri, ha scagionato Maria Pia M. dall'accusa di sottrazione di minore per aver portato le figlie in Italia nell'ottobre 2006.