Nella regione circa tremila gli specializzati rimasti senza il compenso dovuto per legge
percepito i circa 40.000 euro ciascuno attribuiti loro, secondo il Codacons, dalla legge europea. Quasi 100 i medici che hanno già aderito alla class action avviata dall'associazione dei consumatori, previa iscrizione al Codacons. Il Codacons, una delle associazioni che rappresenta i consumatori, sta per avviare la prima class action a tutela di 120mila medici rimasti senza il compenso loro dovuto per la specializzazione. All'azione hanno già aderito 1.350 medici del Lazio e della Campania, come rende noto lo stesso Codacons in una nota. Tra il 1982 e il 1991 «quasi 120mila italiani si sono specializzati - spiega il Codacons - senza ricevere i circa 40mila euro ciascuno, che la legge europea gli attribuiva come diritto assoluto, sulla base di una direttiva comunitaria dell'82. Legge recepita in Italia nel 1991 solo per gli specializzandi iscritti ai corsi a partire dall'anno accademico 91/92, prevedendo un importo di 21,5 milioni di vecchie lire per ogni anno di specializzazione, senza nulla riconoscere ai medici immatricolatisi dall'82 al '91''. Un diritto confermato anche da due sentenze della Corte di Giustizia Europea, nel 1999 e nel 2000, e dai magistrati italiani in varie pronunce. «Già un migliaio di medici - continua la nota - hanno avuto ragione e percepito i soldi sottratti con gli interessi». Per aderire all'azione giudiziaria, i medici interessati possono inviare una mail all'indirizzo medici.specializzati@codacons.it per ricevere le istruzioni necessarie. Per parlare con un avvocato del Codacons si può chiamare il numero 199.36.36.06 dalle 15.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì. «C'è tempo fino al 2009 per agire - conclude l'associazione - anche se già nella scorsa legislatura tre senatori hanno presentato un ddl in cui si prevedeva un risarcimento forfettario di soli settemila euro».