Olimpiadi e diritti umani, ad Ancona in campo Amnesty

Olimpiadi e diritti umani, ad Ancona in campo Amnesty

La Campagna di livello mondiale per chiedere alla Cina riforme nel campo dei diritti umani

“Pechino 2008: Olimpiadi e diritti umani in Cina”. Al banchetto, presente in corso Carlo Alberto dalle 10 del mattino alle 13 e dalle 16 alle 20, sarà possibile ricevere informazioni dagli attivisti del gruppo di Ancona ed aderire alla Campagna, firmando in particolare due petizioni: la prima chiede alle autorità cinesi di adottare provvedimenti che riducano significativamente l’applicazione della pena di morte; la seconda a protezione di Tsering Dhondup, un rifugiato tibetano in Nepal che potrebbe essere stato rimpatriato in Cina al di fuori di qualsiasi procedura legale e in violazione degli obblighi di diritto internazionale. La Campagna è stata lanciata a livello mondiale da Amnesty per chiedere alla Cina riforme significative nel campo dei diritti umani in occasione delle Olimpiadi di Pechino 2008. Una delle principali richieste dell’Organizzazione riguarda la pena di morte, applicata in Cina per circa 68 reati, inclusi crimini non violenti e di tipo economico, come l'evasione e la frode fiscale. La pena capitale è applicata ampiamente, arbitrariamente e spesso a causa di interferenze politiche. Nessun condannato a morte in Cina ha ricevuto un processo equo in linea con gli standard internazionali sui diritti umani. Secondo Amnesty International, il 63% del totale delle esecuzioni di cui si è a conoscenza nel mondo ha avuto luogo in Cina; basandosi sui dati pubblici, l’organizzazione ritiene che nel 2006 siano state condannate a morte nel Paese 2790 persone e 1010 siano state le sentenze eseguite; i numeri reali sono, senza dubbio, notevolmente superiori. Amnesty si è mobilitata anche per la grave crisi dei diritti umani in corso in Tibet, condannando l’eccessivo uso della forza da parte delle forze dell’ordine cinesi,  chiedendo la liberazione dei prigionieri di coscienza e un’indagine sui fatti di marzo da parte delle Nazioni Unite e lanciando mobilitazioni internazionali per proteggere le vittime delle repressione,  tra cui Tsering Dhondup. Info: gr034@amnesty.it