Padre Marzioni ha patteggiato davanti al gup di Ancona Paola Mureddu sei mesi di reclusione
del convento di Sant'Antonio di Falconara marittima, ha patteggiato davanti al gup di Ancona Paola Mureddu sei mesi di reclusione, con la sospensione della pena. Il frate ha negato ogni addebito, motivando la decisione di patteggiare con la necessità di proteggere le famiglie di alcuni tossicodipendenti che gli avrebbero affidato la cocaina sottratta ai figli, che Marzioni aveva aiutato come sacerdote ed educatore. Arrestato l'11 luglio 2006, il frate era rimasto per due giorni agli arresti domiciliari in un convento. I carabinieri avevano trovato la cocaina a bordo dell'auto di sua proprietà, prestata al marocchino Imad Lamrani, nascosti fra un sedile e la tasca di una portiera. Da qui l'accusa di cessione, e la parallela contestazione di detenzione formulata nei confronti dell'extracomunitario. Oggi però, con rito abbreviato, il gup ha assolto Lamrani. Prima del verdetto è stato lo stesso padre Franco a testimoniare a favore dell'extracomunitario. Il frate ha dichiarato che la droga era sua, e che Lamrani non ne sapeva nulla. Attualmente padre Marzioni vive presso una comunità di recupero a Pescia, in Toscana, dove è padre spirituale.