/Saba e Comune ritirano la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar
Saba e Comune ritirano la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar
Fatta istanza per entrare nel merito. Tempi bui per il Comune per gli effetti del Tar
Intanto l'avvocato Giuseppe Falciani ha proposto appello incidentale per eliminare altri parcheggi a pagamento. Eppure...
«Scusi lo sa che lei sta elevando delle multe illegittime dopo la sentenza esecutiva del Tar Marche?», chiedo con cortesia.
L'ausiliario della Saba Italia Spa fa spallucce e continua a pigiare i tasti sul suo palmare sforna multe digitale.
«Mi dice il suo nome per favore?», chiedo ancora. «C'è il mio numero di matricola sulla multa», risponde.
E' questa la situazione ad Ascoli.
E io da quando il Tar ha emanato la sentenza che riporta le regole dei parcheggi al 1996, epoca della vecchia convenzione che prevedeva soltanto 496 parcheggi a pagamento, non pago più il ticket alla Saba Italia Spa.
Lo faccio perché fino a che il Comune non renderà di fatto visibili con i colori di merito gli stalli a pagamento, quelli liberi e gli altri, riservati ai residenti, ritengo che il ticket non debba essere pagato.
Chi dice infatti che un cittadino debba ricordare quali fossero i parcheggi a pagamento nel 1996? E' ora di finirla di subire soprusi da parte di un concessionario pubblico ridimensionato dal Tar e dal Comune di Ascoli che di fatto si rende complice di una presunta appropriazione indebita e del tentativo, nel mio caso, visto che non pago. Siamo nel 2008 eppure gli ascolani non si rendono conto che vige un sistema amministrativo feudale e medievale.
Il cittadino viene tenuto in nessun conto dal Comune che se ne infischia della legge.
Ascoli come il leggendario Far West, dove si viveva secondo la legge del più forte.
Mi pare il caso di istigare alla disobbedienza civile per far rispettare la legge: siamo al paradosso.