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Spacca, non drammatizziamo la situazione del Piceno
Università della Marca del sud, elettrificazione ferroviaria, Mezzina e polo logistico
«Tu togliti dalla testa che la quota di fondi del Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate) destinata al Piceno (Ascoli e Fermo), cioè 27 milioni di euro, sia dovuta alla tua azione – dice Gian Mario Spacca al presidente della Provincia Massimo Rossi - non era stato deciso niente, verrà deliberato martedì in giunta quindi i documenti che circolavano in precedenza non erano ufficiali e chi li ha fatti uscire ne pagherà le conseguenze».
Il presidente Rossi scuote la testa, parla della riunione del 7 marzo scorso tra i presidenti delle province e Gian Mario Spacca ricordando che la divisione delle risorse era inferiore. In realtà quei documenti erano scritti nero su bianco con tanto di cifre apposte e marchio regionale.
Ma al presidente della Provincia di Ascoli è sufficiente aver ottenuto un segnale rassicurante e se quelle carte parlavano prima di 15 milioni di euro ora ne arriveranno 27: è la parola ufficiale di Gian Mario Spacca, il resto è acqua passata.
Queste le buone notizie e gli impegni dalla viva voce del presidente Spacca: creare l'università della Marca del sud, realizzare la copertura regionale con banda larga per un investimento di 85 milioni di euro complessivi (da subito fino adsl a 4mb e entro il 2012 a 20 mb. Sono 48 i Comuni del Piceno che avranno la adsl e che ora non ce l'hanno).
Le priorità per il Piceno che vengono finanziate sono: l'elettrificazione della ferrovia Ascoli-Porto d'Ascoli, la Mezzina mentre per la bretella di San Benedetto sarà attivato un Accordo di programma quadro tra Regione e Governo con il secondo polo logistico integrato delle Marche da realizzare nel Piceno. Nell'ottica della coesione collegata allo sviluppo ecosostenibile l'investimento nella sanità con 45 milioni di euro per l'area vasta Ascoli San Benedetto e 90 milioni di euro per l'ospedale di Fermo. «Basta con la drammatizzazione, il Piceno non è un territorio del profondo sud, ha solo bisogno di riequilibrio dopo la fase dell'ex Casmez che ha creato i gap attuali. Ci sono piccole e medie imprese con forte senso dell'innovazione e dell'internazionalizzazione e la giunta regionale delle Marche ha una forte attenzione per questo territorio.
Ci sono impegni concreti di fronte ai cittadini: lo provano le risorse economiche già orientate e quelle che lo saranno a breve, medio e lungo termine». Esordisce così il presidente della giunta regionale Gian Mario Spacca nella sala consiliare di San Benedetto del Tronto dove si è tenuto l'incontro tra giunta regionale, quella provinciale, gli operatori economici e sociali del tavolo di programmazione economica della provincia e i sindaci del territorio piceno. Spacca ci tiene a dare i connotati dell'impegno regionale sul Piceno.
«Per la prima volta in Italia – dice il presidente della giunta regionale - sono stati utilizzati ammortizzatori sociali in deroga sulla provincia di Ascoli: 18 milioni di euro a fronte del 36 arrivati in regione. Per il prossimo anno sono stati già richiesti altri 6 milioni di euro che raddoppieranno a 12 milioni con una prenotazione di altri 6 milioni. L'intervento è innovativo perché queste risorse non vanno ad un settore ma ad un territorio». Perché non si deve drammatizzare sul Piceno per il Presidente Spacca? Gli indicatori parlano chiaro secondo la Regione. L'Istat nel 2006 registra una disoccupazione nel Piceno del 6,5% a fronte di quella nazionale del 6,8%, quindi inferiore alla media nazionale dello 0,3%, poi però è vero che è più alta di quella regionale del 2%. E i dati nella formazione della ricchezza del territorio secondo Gian Mario Spacca sono incoraggianti.
La provincia ascolana in agricoltura dà il 2,4%, forte impatto nel manifatturiero con il 29,4% rispetto al dato nazionale di settore che è del 26,6%. Le imprese (68,6%) del Piceno hanno una forte proiezione verso i mercati internazionali.
«Quello della piccola e media impresa è un tessuto tutt'altro che in rassegnazione – dice il presidente Spacca – siamo di fronte ad un tessuto connettivo vivo e vitale. Il Piceno non è un territorio marginale nelle considerazioni del governo regionale, ha ricevuto attenzione e ora c'è questo Progetto speciale per il riallineamento.
Gli impegni finanziari assunti parlano più delle parole. La Regione ha lavorato sul piano della coesione sociale e dello sviluppo non solo nella fase d'emergenza ma anche con gli interventi ordinari. Il piano di programmazione presentato dalla Provincia offre stimoli per misure di carattere concreto. La Regione celebra “l'anno Liciniano”, un progetto di respiro nazionale in campo culturale che ricade sul Piceno. Spacca sottolinea come grazie all'azione del vice presidente Luciano Agostini sia ricaduto sul territorio piceno il 40% di un maxiprestito avuto dalla Banca europea degli investimenti che sarà utilizzato per il rinnovamento delle strutture turistiche. Il presidente della Provincia massimo Rossi ha tuttavia ribadito che i differenziali di indicatori chiave, come il tasso di disoccupazione, tra la provincia di Ascoli e le altre province marchigiane giustificano appieno la richiesta di un'attenzione particolare. Ha poi sottolineato il ruolo di coordinamento svolto dalla Provincia nel mettere a punto il documento discusso oggi, e ha citato alcuni passaggi strategici: il sostegno alle imprese, la capacità di garantire innovazione attraverso i centri di ricerca Asteria e Tecnomarche, la riconversione della Sgl Carbon, un marketing innovativo per attrarre investimenti e flussi turistici, la possibilità di istituire una "zona franca urbana". E ancora, Rossi ha chiesto alla Regione uno sforzo a sostegno della progettazione condivisa dei Comuni che hanno presentato progetti per attingere all'asse 5 dei Fesr (50 milioni di euro).