Cgil, Cisl e Uil, coerenza con le affermazioni

Cgil, Cisl e Uil, coerenza con le affermazioni

Sorpresa per l'esclusione della Provincia dall'incontro del 28 marzo

Da sempre come Organizzazioni Sindacali abbiamo ritenuto fondamentale il coordinamento istituzionale per gli interventi di programmazione e di destinazione delle risorse economiche per lo sviluppo ed un sistema di relazioni e di responsabilizzazione con e tra i soggetti sociali ed economici del territorio. Il suddetto tavolo, coordinato dall’Ente Provincia, ha elaborato un Documento di programmazione a medio-lungo termine che recepisce e fa proprie le indicazioni scaturite da accordi tra CGIL- CISL-UIL confederali, Associazioni degli industriali e degli artigiani, dentro elaborazioni e piani programmatici dello stesso Ente Provincia, arricchiti dal contributo di Università, Centri di Ricerca, Associazioni Agricole, ecc. su cui si chiedeva un confronto con l’Ente Regione per verificare la possibilità di assumere alcune indicazioni tra gli impegni programmatici della Regione Marche.
Abbiamo accolto come un segnale importante per il territorio l’individuazione di una delega specifica per il Piceno e la conseguente nomina del Vice Presidente Luciano Agostini a tale responsabilità, il quale si è speso su vertenze aziendali,  impegnandosi anche per la apertura di un tavolo con il Ministero dello Sviluppo Economico.
Tale tavolo, che sarà utile mantenere, ha approfondito temi importanti quali le prospettive industriali del territorio, il mantenimento e la qualificazione delle produzioni esistenti, il favorire processi di riconversione, l’attrazione di investimenti, di nuovi soggetti industriali, poli tecnologici e di ricerca, la bonifica dei siti e la logistica integrata. Alla luce di segnali ancora negativi, procedure di licenziamento ancora in corso, procedure concorsuali, segnali di dismissione di altre aziende, divisione delle province di Ascoli e Fermo, riteniamo che tali problematiche, per essere risolte, abbiano necessità di un forte dialogo sociale e istituzionale per condividere le priorità su cui intervenire.
Si rende quindi sempre più necessario un confronto affinché, ai contenuti del  documento sottoscritto da 28 Associazioni, corrisponda una politica di programmazione della Regione Marche che converga su interventi condivisi, mirati e prioritari, con l’impegno in prima persona del Presidente della Regione Marche. 
Una programmazione che dimostri coerenza tra le affermazioni sulla debolezza del Piceno e le risorse da assegnare per il riequilibrio del territorio con la realizzazione di progetti strategici. Non ci sottrarremo a nessun momento di confronto per ripristinare il necessario clima utile ad individuare soluzioni in grado di rispondere soprattutto alle problematiche del mondo del lavoro da noi rappresentato, ma riteniamo che il processo concertativo avviato con il tavolo provinciale per lo sviluppo, da noi fortemente rivendicato, non sia delegittimato, ma abbia una evoluzione che veda il coinvolgimento dei livelli istituzionali superiori, Regione e Governo.
 

 Le Segreterie Provinciali
CGIL – CISL – UIL
ASCOLI PICENO