Politiche giovanili, in 450 a E-Democracy

Politiche giovanili, in 450 a E-Democracy

Un percorso che continua con il confronto e la partecipazione attraverso il blog e la Consulta

che ha visto interagire studenti, docenti, soggetti istituzionali e rappresentanti dell’associazionismo giovanile, per il progetto “Partecipazione giovanile/e-democracy” dell’assessorato alle Politiche giovanili della Regione Marche. Ieri, l’ultimo incontro “virtuale” plenario, dedicato alle politiche giovanili. Era stato preceduto da altre chat che hanno affrontato il tema dei bisogni dei giovani e della partecipazione giovanile.
Sono stati 25 gli account collegati, in rappresentanza di circa 450 giovani. Il dibattito è stato moderato da Giovanni Torrisi e Yuri Kazepov, della “Polis” dell’Università di Urbino, con la partecipazione, in qualità di esperti, dell'assessore regionale alle Politiche giovanili e di un funzionario delle Politiche sociali della Regione. Ogni chat rappresenta l’approdo di un percorso di discussione nato all’interno dei singoli gruppi partecipanti al progetti. L’obiettivo finale è la raccolta di spunti, idee proposte che serviranno per la stesura della nuova legge regionale sulle Politiche giovanili.
Le chat hanno rappresentato spazi e momenti di confronto molto animati e propositivi. Una modalità interattiva molto apprezzata, in particolare dagli studenti delle scuole che hanno partecipato numerosi a tutto il percorso. Una tecnica, come confermato dai giovani stessi, utile per ridurre lo scarto tra loro e le istituzioni. La Regione Marche, attraverso le parole dell’assessore alle Politiche giovanili, ha ribadito il proprio sostegno per le giovani generazioni e la propria disponibilità a costruire insieme una politica nuova. Per i ragazzi questo percorso è servito a responsabilizzarli e ad educarli alla partecipazione, attraverso l’approfondimento e la discussione nelle classi, nei consigli comunali, nei gruppi o nelle associazioni, dei temi proposti e di altri legati alla vita locale. Consapevole dell’entusiasmo e della voglia di partecipare da parte dei giovani, l’assessore regionale alle Politiche giovanili si è detto convinto della necessità di stabilizzare questo processo, sia offrendo altre opportunità e strumenti di interazione e di dialogo, come il blog e la web tv, attraverso il sito www.pogas.marche.it , sia continuando il confronto e la discussione sulla nuova legge con una forma, accettata da circa l'80% dei partecipanti, come la consulta o giuria deliberativa.

E-Democracy ad Ascoli
L'assessorato alla cultura e alle politiche giovanili delle Marche e l'Ufficio scolastico regionale hanno presentato ad Ascoli Piceno il progetto E-Democracy (che ha già fatto tappa in diversi istituti), per promuovere riflessioni tra gli studenti e renderli maggiormente protagonisti della società e delle sue istituzioni.   Nella sede del consiglio comunale ascolano si sono ritrovati amministratori locali, l'assessore regionale alle politiche giovanili, studenti e docenti dell'Ipsia Sacconi, del Liceo scientifico Orsini e dell'Istituto tecnico agrario Ulpiani. Un'esperienza di partecipazione democratica, sottolinea la Regione, che ha visto confrontarsi amministratori, politici e cittadini, «con l'obiettivo di restituire ai ragazzi fiducia nella politica, anche attraverso un'assemblea consiliare in cui gli alunni si sono immedesimati nel ruolo di consiglieri». Gli studenti hanno presentato varie "interrogazioni" su temi di interesse locale, fra cui un miglior utilizzo degli spazi cittadini e la creazione di nuovi, in particolare una discoteca ad Ascoli Piceno, il degrado in cui versa il Colle dell'Annunziata, la promozione di eventi culturali, il trasporto pubblico, l'agricoltura biologica.