Scuola, incontri sul tema del "giocattolo"

Scuola, incontri sul tema del "giocattolo"

Ciascun incontro, della durata di novanta minuti, si articolerà in due momenti

dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e realizzato, come nello scorso anno scolastico, dalla cooperativa  “Era”. Le classi coinvolte sono quelle della scuola dell’infanzia e del primo ciclo della scuola primaria. “Si dice che il bambino gioca perché quello è il suo modo di imparare. In realtà – dice l’assessore Gianni Silvestri – è molto di più: è la sua stessa vita. Lui non può fare quello che fanno i grandi, ed allora lo simula, ne fa un modellino a scala ridotta e ci monta su. È proprio una ricreazione, ma nel senso di ri-creare: lui di fatto è l'inventore, progettista, realizzatore, utilizzatore e distributore del gioco, della sua creazione. I bambini sono tutti molto creativi, certamente più di noi adulti – prosegue Silvestri -  e nel gioco esprimono appieno la loro fantasia creativa. E creando fanno. Certamente non fanno qualcosa di "grande" come lo si intende di solito; ma se diamo il valore giusto all'atto creativo, allora intuiamo quanto è prezioso e grande ciò che fanno”.
Ciascun incontro, della durata di novanta minuti, si articolerà in due momenti: il primo dedicato all’ascolto della storia proposta e il secondo all’insegna di una divertente manualità.
Il giocattolo, quest’oggetto quotidiano e magico allo stesso tempo, caratterizza l’esistenza del bambino sin dai primi mesi di vita, evolvendosi in modi e tempi propri nel corso dell’età prescolare e scolare.
Sono stati isolati quindi tre momenti forti di tale evoluzione.
Il primo,  collocabile bella fase pre-scolare e riferibile alle tre classi della scuola dell’infanzia, è contraddistinto dalla proiezione di sé nell’oggetto-giocattolo e dall’imitazione degli atteggiamenti adulti nel relazionarsi  ad esso. Il secondo, corrispondente al primo ciclo della scuola primaria, vede, invece, il giocattolo proiettato nella dimensione fiabesca ancora fortemente presente nell’immaginario infantile e, quindi, del giocattolo viene percepito il carattere di finzione rispetto alla realtà. Il terzo, infine, corrispondente al secondo ciclo della scuola primaria, prende in esame l’aspetto metaforico del giocattolo che riveste, ormai, un significato affettivo e astratto, catalizzatore di sentimenti e di valori che lo trascendono come oggetto in sé.
Complessivamente gli incontri saranno 39  e si svolgeranno fino al 15 maggio coinvolgendo  750 alunni della scuola primaria e dell’infanzia Preziosissimo Sangue, scuola dell’infanzia di Tofare, scuola dell’infanzia Mater Amabilis, scuola primaria Suore Concezioniste, scuola primaria direzione didattica Borgo Solestà plesso San Serafino - Galiè, scuola dell’infanzia direzione didattica Borgo Solestà plesso di Venagrande, scuola primaria della direzione didattica Borgo Solestà plesso di Mozzano, scuola primaria direzione didattica Ascoli centro plesso San Domenico, scuola primaria direzione didattica Ascoli Centro plesso Borgo Chiaro, scuola dell’infanzia direzione didattica Ascoli Centro plesso San Gaetano, scuola primaria direzione didattica Ascoli Centro plesso Malaspina, scuola dell’infanzia direzione didattica Ascoli Centro plesso S.Agostino, scuola primaria direzione didattica S.Filippo - Luciani plesso S.Filippo, scuola primaria direzione didattica Monticelli plesso Monticelli, scuola primaria direzione didattica Monticelli plesso di Poggio di Bretta e scuola primaria direzione didattica Monticelli plesso di Marino del Tronto.