Con la Pasqua arrivano agnelli non certificati

Con la Pasqua arrivano agnelli non certificati

La rintracciabilità è assicurata da sigilli alimentari numerati ed attestati a tutela del consumatore

di agnelli senza garanzia di tracciabilità che, allo stesso prezzo di prodotti locali debitamente certificati, rischieranno di finire nei piatti di quei consumatori meno attenti». A denunciarlo è il presidente dell’Apa, l’Associazione Provinciale Allevatori, Antonio Ricciotti.
«Solo per il Piceno – spiega Ricciotti - si parla di cinquantamila agnelli provenienti dall’Est e su base regionale si toccherà quota 200mila. Numeri ben al di sopra di quello che è il fabbisogno reale tenendo conto che il rischio d’impresa per chi punta su questi ovini non di provenienza locale è davvero esiguo. Gli importatori, infatti, pagano il prodotto all’incirca 1 euro al chilogrammo, lo rivendono ai grossisti a 2,50 euro, per arrivare infine al consumatore ad un prezzo che oscilla dagli 8 ai 13 euro, ovvero lo stesso ammontare al quale è possibile acquistare carne ovina proveniente da animali nati ed allevati sui pascoli delle nostre montagne».
«I consumatori che vogliono cibarsi di un prodotto assolutamente locale – prosegue il presidente dell’Apa – oltre che rivolgersi agli allevatori del territorio ormai possono trovare carne ovina locale garantita da marchi di qualità, anche dai migliori macellai e perfino nella grande distribuzione».
«Il prodotto locale viene controllato da tecnici e solo dopo la verifica della rispondenza a requisiti previsti dal Disciplinare di produzione viene certificato. La rintracciabilità è assicurata da sigilli alimentari numerati ed attestati a tutela del consumatore che accompagnano la carne fino al punto vendita garantendone la provenienza certa e la qualità, a differenza dei prodotti transnazionali sui quali non v’è garanzia alcuna di tracciabilità».
«Quelli locali – conclude Ricciotti – sono infine “agnelli a chilometri zero” ovvero non sono sottoposti a lunghi tragitti internazionali. Inoltre solo nel Piceno vi sono almeno 90 mila capi di ovini adulti che garantiscono tutto il fabbisogno locale per i consumatori di un prodotto di alta qualità allo stesso prezzo di quello di matrice estera».

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