Boicottare le olimpiadi di Pechino per la strage in Tibet

Boicottare le olimpiadi di Pechino per la strage in Tibet

Monsignor Luigi Negri racconta che il Dalai Lama ha nel cuore la chiesa di Pennabilli

Il presule ha ricordato i "singolari legami di amicizia" con il popolo del Tibet per "la grande testimonianza data quattro secoli fa da uno dei più illustri cittadini di Pennabilli, Francesco Orazio Olivieri della Penna, che è stato missionario cappuccino e ha creato una piccola e vivace comunità cattolica che solo l'invasione comunista ha irreversibilmente distrutto". "Il Dalai Lama - ha raccontato mons. Negri - mi ha confidato più volte che due posti ha nel cuore in Italia: la Sede di Pietro e la Chiesa di Pennabilli".
Per il vescovo di San Marino e Montefeltro il popolo tibetano é "straordinariamente colto e pacifico" e "sottoposto da decenni ad una dominazione da una potenza che non aveva nessun diritto di occupare il Tibet e che lo occupa e lo impoverisce in dispregio delle norme del diritto internazionale". "Le Olimpiadi di Pechino - ha aggiunto - grondano sangue".

Il consiglio regionale delle Marche ha approvato nella seduta odierna una mozione sui diritti umani in Tibet, promossa da Giancarlo D'Anna (An). A favore  hanno votato tutti i gruppi, eccetto il Pdci; astenuto il ds Fabio Badiali.   La mozione - parzialmente modificata rispetto al testo originario - esprime la condanna del consiglio regionale della repressione del popolo tibetano, chiede al governo italiano di valutare con la Ue la non partecipazione alle Olimpiadi di Pechino e decide di aderire all'associazione dei Comuni, delle Province e delle Regioni per il Tibet.   D'Anna, appassionato di cultura tibetana, aveva presentato la mozione nel dicembre 2005.