Mediazione culturale e linguistica, bilancio positivo

Mediazione culturale e linguistica, bilancio positivo

Canigola: «Si tratta di uno strumento essenziale al servizio dell’integrazione»

Sono queste le principali esigenze che hanno portato all’attivazione, circa un anno fa, del servizio di mediazione culturale e linguistica in ambito sanitario, coordinato dall’Amministrazione Provinciale e finanziato dalla Fondazione Carisap in collaborazione con le ASUR 12 e 13.
Statistiche e prospettive di questa importante attività di sostegno alle esigenze degli immigrati sono state illustrare stamane nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella sede della Fondazione Carisap, dall’assessore provinciale alla Politiche Sociali Licia Canigola, dal presidente della Fondazione Vincenzo Marini Marini, dal Maria Teresa Nespeca, direttore della macro-area territoriale dell’Asur 13 e da Katia Amadio dell’Urp dell’Asur12. Il servizio di mediazione culturale e linguistica è stato avviato nel febbraio del 2007 e ha consentito complessivamente di effettuare oltre 457 ore di attività presso lo sportello della salute dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli Piceno e circa 446 in quello del nosocomio “Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto. Accanto a questa attività di sportello, i mediatori hanno fornito supporto in caso di emergenza agli operatori del “118” intervenendo per facilitare il dialogo su sintomi, anamnesi ed altre problematiche essenziali per la migliore assistenza e soccorso dei pazienti immigrati in difficoltà con la lingua. Il servizio di interpretariato e di mediazione è stato messo anche a disposizione anche dei medici base del territorio sia per chiamate d’emergenza che per interventi programmati. Per quanto riguarda la composizione dell’utenza, il 62,2 dei fruitori del servizio era di area linguistico-culturale dell’Europa orientale (slava, rumena, albanese), il 26,8% nord africana e il 3,2 cinese.
«Si tratta di uno strumento essenziale al servizio dell’integrazione e della crescita civile del territorio – ha sottolineato l’assessore Canigola – che potenzia le azioni già attivate dalla Provincia come il servizio di mediazione culturale e linguistica all’interno dei reparti di pediatri ed ostetricia degli ospedali del territorio».
«La Fondazione, sempre sensibile a recepire le istanze del territorio, ha messo a disposizione ben 112mila euro nel suo piano triennale per finanziare questo progetto – ha dichiarato il presidente Marini Marini – attuato in stretta sinergia tra Provincia e Azienda sanitaria».