I giovani, tutti di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in sella ai loro scooter, stavano andando a prendere un gelato in una località vicina. Ahmetovic è stato condannato in primo grado a sei anni per omicidio colposo plurimo, aggravato dalla guida in stato di ebbrezza, e ad altri sei mesi per resistenza a pubblico ufficiale. Il rom ha proposto appello attraverso l'avvocato Felice Franchi. In primo grado le aggravanti sono state valutate prevalenti sulle attenuanti; la difesa di Ahmetovic punta dunque a farle valutare equivalenti così da ottenere un abbassamento di un terzo della pena per l'omicidio colposo, ovvero intorno ai 4 anni di carcere. L'udienza in Corte d'Appello dovrebbe tenersi intorno a mezzogiorno. Ahmetovic dovrebbe essere presente in aula. A seguire il processo, amici e parenti dei quattro ragazzi falciati dal furgone del rom.
Una sentenza giudicata "troppo severa" dal rom che ha proposto appello attraverso l'avvocato Felice Franchi. La pensano invece in maniera diametralmente opposta i familiari dei quattro ragazzi che chiedono una condanna più dura. Così, però, non potrà essere, perché solo la difesa ha impugnato la sentenza di primo grado e quindi l'eventuale condanna in secondo grado non potrà andare oltre quella stabilita dal giudice Bartoli. In primo grado le aggravanti furono valutate prevalenti sulle attenuanti (erano equivalenti per il pm Pirozzoli che chiese 4 anni). La difesa di Ahmetovic punta dunque a farle valutare equivalenti così da ottenere un abbassamento di un terzo della pena per l'omicidio colposo, ovvero intorno ai 4 anni di carcere.
Tentata rapina a Maltignano: Marco Ahmetovic ha presentato appello non solo per la condanna per la strage di Appignano, ma anche per la condanna a tre anni emessa dal giudice del Tribunale di Ascoli Alessandra Panichi per la tentata rapina alle poste di Maltignano del 10 novembre 2006. Il ricorso è stato depositato dall'avv. Felice Franchi e si attende ora che la Corte d'Appello di Ancona fissi la data d'inizio del processo. Ahmetovic è stato condannato per aver preso parte a un assalto a mano armata alle poste di Maltignano. Quel giorno il rom fece irruzione nell'ufficio armato di un fucile, poi risultato scarico. Con lui c'era un altro ascolano, Luca Pizi, che ha patteggiato una pena a due anni e mezzo di reclusione godendo della sospensione perché al momento del fatto aveva meno di 21 anni. Fallito l'assalto i due fuggirono a bordo di un'auto che si ribaltò mentre scendevano a velocità folle da Maltignano verso la strada Bonifica del Tronto dove, secondo l'accusa, sostenuta dal pm Ettore Picardi, ci sarebbe stato un complice, Gianluca Mignucci, che però nega ogni addebito. Il ragazzo comparirà domani davanti al giudice Giuliana Filippello per l'udienza preliminare durante la quale chiederà una sentenza di non luogo a procedere. Deve invece andare sotto processo per il pm Picardi. Ahemtovic, Pizi e Mignucci sono accusati, in concorso, di tentata rapina a mano armata, porto abusivo d'arma da sparo e ricettazione.
Un pullman partirà oggi alla volta di Ancona da Appignano. A bordo - per assistere al processo d'appello - familiari, parenti e amici dei quattro ragazzi uccisi da Marco Ahmetovic, accusato di omicidio colposo plurimo e resistenza a pubblico ufficiale. Appignano è un paese lacerato dal dolore per la morte dei quattro 'ragazzi del muretto', ma anche dalle polemiche. Il sindaco Nazzarena Agostini ha annunciato giorni fa il progetto 'Piazza degli angeli', uno spazio vicino al 'muretto', dove i quattro giovani si incontravano con gli amici e da dove quella sera partirono in sella ai loro scooter per andare a prendere un gelato fuori paese. Verranno coinvolti in questo progetto i genitori, ma l'obiettivo è fare del muretto un monumento; la zona circostante sarà pedonalizzata. Inoltre, nell'ambito del concorso 'Per sempre con noi', il 19 aprile verranno assegnate 4 borse di studio ad altrettanti studenti in memoria dei ragazzi. Ma la polemica è ancora alta, tanto che la famiglia Luciani ha confermato di voler vendere il proprio bar e lasciare il paese minacciando di portare via anche la bara con le spoglie del figlio Alex. Questo perché si sentono abbandonati dalle istituzioni e da molti concittadini. Nei giorni scorsi Gigi Corradetti e Timoteo Luciani, i papà di Davide e Alex, dal Maurizio Costanzo show hanno manifestato il timore che la sentenza di primo grado contro Ahmetovic possa essere ridimensionata nel processo d'appello e hanno chiesto a gran voce un inasprimento delle pene per questo tipo di reati.