Due grandi cooperative operavano con contratti di appalto fittizi
che hanno denunciato all'autorità giudiziaria 11 persone, alle quali sono state contestate anche ammende e illeciti amministrativi per un importo complessivo di 510.00 euro, oltre al recupero contributivo di 173.000 euro. Due grandi cooperative sociali, con sede legale a Milano e Roma, operanti nella provincia anconetana, attraverso contratti di appalto fittizi - hanno ricostruito i militari - "somministravano" i soci lavoratori a diverse ditte della grande distribuzione alimentare e delle pulizie in assenza di apposita autorizzazione del Ministero del Lavoro. Le violazioni di carattere penale riscontrate riguardano committenti e appaltatori per l'impiego di 121 lavoratori di cui 47 completamente "in nero", ai quali veniva riconosciuto un trattamento economico e contrattuale inferiore a quello spettante.