Un marchio collettivo che certifica che quel manufatto è realizzato per intero in Italia
certificate” lanciata dall’Istituto per la tutela dei produttori italiani, in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno per salvaguardare e promuovere le aziende che producono interamente i propri prodotti in Italia senza delocalizzare, ma facendo leva sul radicamento in un territorio specifico per affermarsi sul mercato.
Il significato della campagna e le molteplici iniziative di promozione sono state presentate alla stampa dal vice presidente della Provincia Emidio Mandozzi, dal presiedente della commissione consiliare Politiche del Lavoro Giacomo Beverati, dal vicepresidente dell’Istituto di tutela Pasquale De Angelis e dal direttore dello stesso Istituto Nazzareno Vita.
La forza del progetto sta in un marchio-ombrello collettivo che certifica che quel manufatto è realizzato per intero in Italia con quella qualità ed attenzione tipiche del “made in Italy” che ne hanno fatto sinonimo in tutto il mondo di buona fattura, sicurezza, stile, affidabilità e cura artigianale. La certificazione si concretizza con l’applicazione di segni distintivi sul prodotto, sull’imballo e sul marchio aziendale. Ogni segno distintivo è autenticato da marchio olografo anticontraffazione e reca una numerazione progressiva che identifica il produttore italiano, a garanzia del cliente finale ed a sostegno della produzione sui mercati nazionali ed esteri. La rintracciabilità on line del prodotto è visibile sul sito ufficiale dell’Istituto all’indirizzo www.madeinitaly.org
«Per la campagna 2008 abbiamo scelto di acquistare pagine pubblicitarie in riviste leaders tra i periodici specializzati nel settore tessile- bbigliamento e nel target business- international – ha spiegato De Angelis - come i periodici “Fashion”, “Monseur” ed “Ulisse”, rivista ufficiale della compagnia di bandiera Alitalia».
«Promuovere i valori del “saper fare” e “far bene” contribuisce a salvaguardare e a fare crescere le nostre imprese - ha sottolineato l’assessore Mandozzi - perché la qualità è inimitabile e rappresenta un valore aggiunto riconosciuto dai consumatori e dai mercati. In questa prospettiva è importante una forte sinergia ed integrazione tra tutti gli interlocutori di un territorio: istituzioni, enti, associazioni, imprese».
«Sono enormi le potenzialità che si possono sviluppare – ha evidenziato il consigliere Beverati- basti pensare che solo nei 130 outlet presenti nel distretto calzaturiero si registrano 100mila presenze annue di turismo commerciale, ma in molte altre filiere dell’intero territorio è possibile applicare dinamiche di promozione importanti».
«Sono oltre 300 le aziende (per il 70% marchigiane e per il restante 30 allocate fuori regione) - che hanno già aderito a “100% made in Italy”- ha affermato il direttore dell’Istituto tutela produttori italiani Vita - ma le adesioni delle aziende crescono ad ritmo sostenuto e stiamo allargando l’orizzonte a numerose categorie manifatturiere con l’obbiettivo di valorizzare in maniera integrata le eccellenze produttive, gastronomiche ed architettoniche dei singoli distretti e territori».