Le indagini misero in luce ripetuti episodi di violenza, e portarono all'arresto di 11 persone in totale, fra cui sette indiani, un anziano italiano, e appunto il macedone. Il gip Alessandra Panichi ha accolto la richiesta di rito abbreviato, e G. Z., che aveva ottenuto una condanna a 13 anni, si è visto ridurre la pena a otto anni e otto mesi. Il macedone finì in carcere nel marzo del 2007, dopo un anziano di Amandola arrestato con l'accusa di aver ottenuto effusioni a sfondo sessuale dalle minori, in cambio di regalini o piccole somme di denaro. L'extracomunitario è stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori, rispetto al reato più grave di violenza sessuale su persona in stato di inferiorità fisica e psichica prospettata inizialmente. Il pm Umberto Monti ha chiesto la condanna ad una pena base di 20 anni, da ridurre a 13 anni e quattro mesi; in subordine, per l'imputazione di atti sessuali su minori il magistrato aveva sollecitato una condanna a 18 anni e sei mesi, da ridurre a 12 anni e quattro mesi. La difesa invece, sostenuta dall'avv. Roberto Stabile, aveva chiesto l'assoluzione con formula dubitativa. L'inchiesta a carico dei sette indiani è ancora in corso. L'anziano italiano si trova invece agli arresti domiciliari.