Civitanova, arrestato un giovane camorrista

Civitanova, arrestato un giovane camorrista

In possesso di oltre 2 kg di droga, 60 mila euro in contanti e una pistola calibro 38

I militari hanno arrestato ieri sera, mentre rincasava in un'abitazione che aveva affittato nella città costiera marchigiana, Ciro Fierro, 24 anni, di Melito (Napoli), trovato in possesso di oltre 2 kg di sostanza stupefacente, un'ingente somma di denaro in contanti e armi. Il giovane arrestato, considerato un personaggio di spicco dell'organizzazione camorristica degli 'scissionisti', aveva trovato rifugio in un'anonima abitazione con vista sul lungomare nord di Civitanova, secondo gli investigatori per scampare alla lotta in atto fra clan.
L'operazione è scattata verso le 20: Fierro è stato bloccato mentre a bordo della sua Renault 'Clio' si stava dirigendo dal centro città verso Fontespina, per raggiungere la sua abitazione sul lungomare nord. L'uomo aveva una pistola cal.9 con matricola abrasa e colpo in canna, oltre a 10 proiettili. Nel vano portaoggetti dell'auto i militari hanno trovato circa 60 mila euro in contanti e, nel sottofondo del portabagagli, 2,2 chilogrammi di cocaina e una pistola calibro 38, pure con la matricola abrasa e 5 proiettili. L'operazione è stata illustrata in conferenza stampa dal comandante del Gruppo Carabinieri di Macerata col. Domenico Paterna. Nelle ultime settimane, con il sequestro di vari quantitativi di droga, i militari avevano notato che anche i piccoli spacciatori avevano una massiccia disponibilità di cocaina. Alla ricerca del fornitore, i sospetti si sono incentrati su Fierro, che da poche settimane aveva preso alloggio a Civitanova. Avviati gli accertamenti, i carabinieri hanno appreso dai colleghi di Castello di Cisterna che da qualche tempo Fierro che non era più in attività, e non si trovava più neppure nella sua abitazione di Melito. L'uomo, secondo gli investigatori, si sarebbe trasferito dalla Campania nelle Marche temendo per la propria vita a causa di rivalità tra clan (in particolare il clan Di Lauro). A Civitanova, aveva ripreso a gestire traffici di droga stando ben attento, però, a non farsi notare in alcun modo. Ad esempio, non depositava in banca il denaro che incassava ma lo portava sempre con sé.