Si tratta di una zona, che resterà comunque recintata e inaccessibile in quanto “cantiere”, destinata ad accogliere, anche nei prossimi anni, la sabbia dragata all’imboccatura del porto e “non compatibile” per il ripascimento dell’arenile. Nei primi giorni del mese di marzo, poi, verrà prelevata la sabbia “compatibile”, e stoccata in alcuni siti sulla spiaggia sambenedettese, recintati e protetti dal vento, dove la sabbia sarà lasciata a decantare prima di essere distribuita nei tratti dell’arenile che più hanno bisogno di un intervento, così come saranno individuati dai tecnici comunali, sulla base delle richieste presentate dalle organizzazioni di categoria.
Complessivamente, tra sabbia “compatibile” e “non compatibile”, verranno dragati 70 mila metri cubi di sabbia, ad opera del Genio civile opere marittime di Ancona, con finanziamento integralmente a carico del ministero delle Infrastrutture. Si ricorderà che nei mesi scorsi l’Amministrazione comunale aveva finanziato uno studio costato 75 mila euro, per analizzare la sabbia presente sul fondale da scavare. Tramite un sistema satellitare, il bacino interessato è stato suddiviso in una serie di lotti delle dimensioni di 100 metri per 100 metri. All’interno di ogni lotto sono stati effettuati tre carotaggi e poi analisi a diverse profondità. Il rilevamento di campioni non compatibili ad una qualsiasi profondità del lotto ha fatto sì che tutta la sabbia del lotto venisse destinata alla cassa di colmata, mentre i lotti destinati al ripascimento non presentano problemi ad alcuna profondità dei prelievi.
Come ulteriore precauzione, al momento di effettuare l’escavo dal lotto compatibile, ci si fermerà ad una distanza di sicurezza dal confine con lotti “non compatibili”, per non incorrere in alcun rischio di contaminazione. L’intera operazione, eseguita dalla ditta Gregolin di Venezia, verrà monitorata e seguita dall’assessorato alle Politiche del mare, oltre che dagli altri organismi competenti, per evitare ogni sorta di disguido.