L’intervento è stato effettuato con successo su tre pazienti (due maschi ed una femmina, adulti, marchigiani) affetti da glaucoma: una grave patologia, piuttosto diffusa nella popolazione, generata dall’occlusione del canale di Schlemm che causa l’alta pressione nel bulbo oculare, mettendo a rischio la capacità visiva dell’occhio fino a portare, in assenza di cure adeguate, alla cecità. «Per la prima volta nella nostra regione è stata applicata una tecnica praticata negli Stati uniti e in diversi paesi europei, ma ancora poco utilizzata in Italia – spiega il dottor Marcaccio – la novità sta nel fatto che, invece di creare una via artificiale per far defluire l’umor acqueo e far tornare la pressione dell’occhio a livelli normali, viene ripristinato il canale naturale ostruito, grazie all’utilizzo di una microsonda. Questa nuova tecnica è dunque più rispettosa della struttura naturale dell’occhio».