Silvestri: «Bisogna porre particolare attenzione ai comportamenti dei giovani»
utili e condivise, sono necessarie, far comprendere la differenza tra “legali” ed “illegali”. Sono alcuni degli obiettivi del progetto “Educazione alla legalità” proposto dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione che ha recepito il protocollo d’intesa tra il Ministero della Pubblica Istruzione e l’Arma dei Carabinieri. «Abbiamo avuto – dice l’assessore Gianni Silvestri – il pieno appoggio del comandante dei Carabinieri di Ascoli, col. Sante De Pasquale, che ha dato la disponibilità dell’Arma perché dei suoi ufficiali tengano incontri con gli alunni dell’intero primo ciclo di istruzione e con quelli del terzo e quarto anno della scuola secondaria superiore».
Gli obiettivi sono quelli di favorire lo sviluppo e la coscienza di comportamenti civili e responsabili, scoprire che la regola è anche garanzia del più debole; scoprire che è possibile migliorare sempre le regole e che quest’ultime sono necessarie. «Il progetto – prosegue l’assessore Silvestri – è di straordinaria importanza. Compito delle Istituzioni è anche quello di dare tutti i possibili strumenti affinché le nuove generazioni acquisiscano elementi essenziali per il rispetto delle “regole”. Occorre porre particolare attenzione ai comportamenti dei giovani per contrastare con la dovuta decisione i fenomeni di violenza, di prevaricazione e di scarso rispetto per la persona umana». In programma un ciclo di conferenze nelle scuole che hanno aderito e visite guidate presso la caserma dei Carabinieri. Il 3 marzo, dalle ore 9.30 alle 11.00, primo incontro presso la sede di Lungo Castellano della scuola secondaria di 1° grado “M. D’Azeglio”. Seguirà il 5 marzo, stesso orario, la sede di via N. Sauro, il 6 marzo la sede di Monticelli e il 10 marzo la sede di via S.Serafino. Il 13 marzo sarà la volta del Liceo della Comunicazione “Madre Tecla Relucenti” e, a seguire, due incontri presso il liceo statale Trebbiani: martedì 18 marzo e giovedì 20 marzo.
L’iter didattico prevede l’analisi di comportamenti scorretti negli ambienti scolastici (mensa, bagni, aula, ecc.) e in quelli frequentati dai bambini (parco giochi, palestra, giardino pubblico), conversazioni guidate per capire quali sono i motivi che spingono i bambini a tenere comportamenti scorretti e far comprendere la differenza dei termini “legale” ed “illegale” a scuola e nell’ambiente vicino, spiegando che i comportamenti scorretti vanno puniti con sanzioni.