La droga avrebbe fruttato sul mercato fra i sette e gli otto milioni di euro
Due le persone finite in manette: l'autista dell'autoarticolato su cui è stata rinvenuta la droga e un socio della società di spedizioni. L'operazione, denominata 'Bins', è stata coordinata dal pm Valeria Sottosanti della Direzione distrettuale antimafia di Ancona. Le fiamme gialle hanno eseguito una serie di controlli presso una società di trasporti romana. Nel corso di una perquisizione hanno rinvenuto, nascoste in un semirimorchio frigo, dietro numerose casse vuote utilizzate per il trasporto di frutta ('bins', appunto), 27 valigette di juta avvolte con nastri di nylon, contenenti ciascuna circa 32 chilogrammi di hascisc. Lo stupefacente era confezionato in tavolette pressate di colore scuro, simili a mattonelle. La droga, pari a 851 chilogrammi, avrebbe fruttato sul mercato fra i sette e gli otto milioni di euro, considerato che un grammo di hascisc viene spacciato a 8-10 euro. I finanzieri hanno poi accertato che l'autoarticolato era giunto domenica scorsa nel porto di Livorno, proveniente dalla Spagna. L'autista e il socio della ditta di spedizioni sono finiti in manette per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il sequestro dell'ingente quantitativo di hascisc è avvenuto nel Lazio, a San Cesareo, dove ha sede la ditta; laziali sono anche i due arrestati. La Guardia di finanza è giunta a intercettare il carico dopo una serie di indagini scaturite dal monitoraggio dei traffici nel porto di Ancona, che tuttavia, in questo caso, non è interessato al passaggio della droga. La rotta dalla Spagna, dove gli stupefacenti arrivano generalmente dal Marocco, passando per lo Stretto di Gibilterra, si 'esaurisce' infatti - fanno notare gli investigatori - sulla costa tirrenica, mentre Ancona, con il suo scalo, è piuttosto interessata dalla rotta dei Balcani. Considerata la quantità di hascisc sequestrata, si ritiene che dietro al traffico scoperto dalle fiamme gialle doriche vi sia una organizzazione molto ben strutturata. Le indagini quindi proseguono per ricomporre il quadro dell'attività criminale, ben più ampia, che si intravede dietro lo specifico episodio.