ogni area verde, e dunque anche questa, ha un suo carattere di originalità che richiede una specificità di interventi tesi a migliorare, ottimizzare, senza stravolgere la realtà naturale esistente;
che i bambini hanno bisogno della presenza di attrezzature concentrate e razionali che consentano di divertirsi apprendendo e sperimentando in sicurezza;
che l’inserimento delle attrezzature atte alla ricreazione, come panchine, fontanelle, beverini, gazebi, viabilità pedonale e ciclabile ed i servizi, devono essere sempre molto semplici e funzionali, in modo da garantire un’armonica distribuzione di elementi naturali ed artificiali.
La nostra idea progettuale è partita tenendo conto che il bambino è al tempo stesso l’utente del verde più facile e più difficile.
Infatti, se da un lato non ha bisogno di ricercate attrezzature per dare sfogo alla fantasia, dall’altro non esita a rifiutare ciò che non lo soddisfa pienamente.
Le esigenze del bambino sono semplici: correre, saltare, arrampicarsi, curiosare, esplorare, conoscere, e semplici quindi devono essere strutture e attrezzature per lui pensate. L’elemento fondamentale è la sicurezza. La naturale tendenza del bambino ad avventurarsi, sperimentare, rischiare, deve essere, nei limiti del possibile, controbilanciata da strutture che fungano da ammortizzatori.
Da qui è nata la prima scelta di massima, quella cioè di un parco protetto, in modo da evitare, ad esempio, repentini attraversamenti di strada, magari contestuali a passaggi di auto e/o biciclette dotato, al suo interno, di percorsi di viabilità pedonale e ciclabile.
Il progetto elaborato propone naturalmente delle linee guida d’attuazione dell’intervento, e vuole essere un canovaccio di lavoro aperto a tutte le modifiche e le integrazioni che possano migliorarlo nell’interesse dei bambini.
Per quanto concerne la zona più vicina alla ferrovia, sono state dunque previste:
Aree attrezzate per lo svolgimento di attività ricreative, artistiche e culturali, come musica, pittura, recitazione, costruzioni, lettura, giochi da tavolo, organizzazione di mostre-mercato del libro per ragazzi ed esposizioni. In particolare, a tale scopo si è pensato alla realizzazione di strutture leggere come:
Grandi gazebi da realizzare con struttura e tetto di legno, copertura in tegole canadesi, pareti in metacrilato trasparente in modo da creare un’interazione continua con la natura ed assicurare l’armonia con il verde esistente, e per poter essere utilizzati in tutte le stagioni dell’anno;
Un piccolo anfiteatro, posto a ridosso di una collina artificiale che ricorda il vecchio teatro greco, con al centro una piazza verde interamente erbosa. Esso è l’elemento centrale del parco e sarà dedicato prevalentemente all’attività artistica ed alle rappresentazioni all’aperto. Le sedute collocate sui gradoni saranno di diverso materiale: legno, pietra e plastica. Intorno alla piazza verde il pavimento sarà realizzato con piastrelle colorate;
Attraverso un percorso ciclo-pedonale, si giunge alla vasca, profonda 50 cm., protetta intorno da una vegetazione fitta e bassa, quasi come un muretto. La vasca ospiterà pesci e flora acquatica per stimolare l’osservazione. Lungo tale percorso, disteso planimetricamente secondo uno schema a lombrico, saranno distribuiti piccoli gazebo di legno destinati, insieme alle panchine, alla sosta ed alla ricreazione e la giostrina che sarà spostata dall’attuale posizione, nella parte d’area destinata al gioco dei bimbi. Ripristinare la presenza d’animali da parco com’era qualche tempo fa.
E’ prevista la ristrutturazione della “Casa del Giardiniere”, e la creazione al suo interno di spazi in cui è possibile ricostruire i diversi uffici e le diverse strutture esistenti in una città, come ad esempio la sala consiliare per bambini, la biblioteca, l’ufficio postale, i vigili urbani, una banca per bambini, ecc., in cui i bambini ed i ragazzi possano sperimentarsi interpretando i diversi ruoli, acquisendo, una maggiore consapevolezza civile.
Gli uffici e il rimessaggio di mezzi ed attrezzature del servizio manutenzione parchi e giardini collocati finora all’interno di questa struttura, potranno essere collocati nell’angolo estremo a sud del parco, dove sarà realizzata una nuova struttura ad hoc.
Per quanto riguarda l’edificio ora destinato a servizi igienici pubblici, restiamo aperti al confronto d’idee; detta struttura è certamente mal collocata, ad uno degli ingressi del parco. Si dovrà pensare ad una sua ristrutturazione con uguale destinazione oppure alla sua demolizione e relativo spostamento altrove.
E’ noto che le fontane e gli specchi d’acqua hanno una grande funzione ricreativa, non solo visiva. I bambini generalmente amano l’acqua e la presenza di fontane e fontanelle rappresentano un punto di richiamo e di sosta più o meno lunga per il gioco e per l’osservazione. A tale scopo, oltre alla vasca di cui abbiamo parlato, è prevista un’ altra fontana all’interno della pineta, nella parte centrale.
Il parco sarà dotato d’attrezzature ed arredi per lo svago dei bambini, nonché la sosta ed il riposo di tutti.
Saranno inoltre previste segnaletiche di tipo informativo direzionale e naturalistico.
L’installazione di idonei corpi illuminanti otterrà due effetti positivi: l’area diventerà più sicura nelle ore pomeridiane invernali e s’integrerà con il contesto circostante, eliminando l’effetto lugubre.
Infine, una recinzione viva, realizzata cioè con l’utilizzo di siepi di ligustro, bosso, cipresso, proteggerà l’area verde appena descritta. Potrà essere fatta crescere all’altezza prescelta ed in modo che formi colonne e contrafforti, arcate e vani d’ingresso, divenendo cornice elegante del parco.
Per quanto concerne invece la zona “pineta”, si è pensato, come detto all’inizio, ad un intervento di manutenzione ordinaria che riguardi la realizzazione di cordoli perimetrali antirollio del ghiaietto e la creazione di un percorso pavimentato ciclabile.
In conclusione, questo breve intervento, necessariamente incompleto, è da intendersi come un contributo alla discussione ma soprattutto come un atto di fiducia nelle possibilità di rigenerazione del tessuto urbano della nostra città, un atteggiamento d’ottimismo e di speranza che ritengo debba avere chiunque si appresti a governare e a progettare il futuro della propria città.