, assemblee di Sindaci, Commissioni, Consigli comunali, e – mediamente - 10 membri della Paritetica; mentre per la parte Ascolana tutto venga lasciato solo ed esclusivamente sulle spalle di quei –mediamente- 5 membri che ancora continuano a svolgere il loro ruolo cui sono stati delegati per la Paritetica di parte ascolana.
Ora basta, tutto questo deve cambiare, immediatamente!!!
Altrimenti cominciamo tutti a piangere, ma da subito!
Non “dopo”, quando si cercheranno colpe e responsabilità, ma non ci sarà più nulla da fare!
SI MUOVANO FINALMENTE I SINDACI DELL’ASCOLANO!!
SUBITO IL COMITATO RISTRETTO, ATTIVO E PERMANENTE!!
Si al dialogo ed alla massima comprensione, ma senza complessi d’inferiorità e senza riserve mentali di alcun genere (magari per scopi… elettorali).
Proseguiamo il dibattito pubblico su un argomento di primaria importanza che interessa tutti. Perché, se alla crisi idrica e all’emergenza occupazionale, si dovesse domani aggiungere una nuova Provincia di Ascoli Piceno che nasce magari con più o meno pesanti debiti e/o senza una coscienza ed una programmazione adeguate alla nuova situazione territoriale, senza voler generare allarmismi, crediamo però sia certo che, a quel punto, tutto sarebbe davvero molto più preoccupante. E più difficile e lungo da sanare.  Torniamo allora a vederci giovedì 7 febbraio 2008, alle ore 17,30,
presso la Libreria Rinascita di Piazza Roma in Ascoli Piceno.

L’invito è rivolto in particolare:
ai 7 Sindaci del “Comitato Ristretto della Nuova Provincia di Ascoli Piceno”;
a tutti i Sindaci della nuova Provincia di Ascoli Piceno;
ai componenti della Commissione Paritetica (di parte ascolana);
ai Politici ed agli Amministratori;
ai Partiti politici;
ai Sindacalisti;
ai Giornalisti;
alle Associazioni (di categoria e culturali);
alla “gente comune”  (comunque interessata all’argomento).