Le creme solari stanno uccidendo le barriere coralline

Le creme solari stanno uccidendo le barriere coralline

Uno studio del professor Roberto Danovaro già recensito su Nature News e su National Geographic

dove, sotto la guida del professor Roberto Danovaro, è stato elaborato uno studio – già recensito su Nature News e su National Geographic – che ha portato alla conclusione che le creme solari, usate in abbondanza a certe latitudini per ripararsi dai danni provocati da un’esposizione prolungata ai raggi solari, danneggiano gravemente gli organismi che costruiscono le barriere coralline.
 “Si tratta – avverte il professor Roberto Danovaro – di danni provocati esclusivamente da creme solari con filtri chimici. Non hanno lo stesso effetto i prodotti ottenuti con filtri fisici. La ricerca è partita dalla osservazione dello sbiancamento delle barriere. Si è arrivati alla conclusione che il fenomeno consegue, oltre che all’aumento della temperatura globale, dell’inquinamento e ai raggi ultravioletti, anche all’esposizione a una dose anche minima di creme solari contenenti filtri chimici. Anzi, l’effetto è decisivo, e non dipende dal tempo o dalla consistenza quantitativa di esposizione. Tali filtri infatti scatenano agenti virali latenti, e la conseguente infezione: s’innesca dunque un effetto a catena che può danneggiare seriamente l’esosistema delle barriere. Come fare? Semplice, adottare le creme solari a filtri fisici, come il titanio, il caolino… insomma quelli più usati per la protezione totale della pelle dei bambini. Il rischio è grande. La soluzione è a portata di mano”.