facendola diventare un salotto d’altri tempi, o meglio un palcoscenico dove centinaia di macchiette e gruppi mascherati si “esibiscono” tra spettatori divertiti e migliaia di coriandoli e stelle filanti che formano un pavimento variopinto...Tutto bello, tutto fantastico se non fosse che, oltre a quanto descritto sopra, altre cattive abitudini accompagnano questa festività…
Di cosa stiamo parlando?
Dell’abitudine in questo periodo, da parte dei ragazzi più giovani, di imbrattare con le loro bombolette di Carnevale, monumenti, colonne e palazzi storici, tra l’indifferenza generale.
Si è vero, queste bombolette spruzzano materiale facilmente rimovibile, quindi non è tanto il problema della facilità o meno di ripulire le superfici imbrattate, ma è il gesto in se stesso, fatto sotto gli occhi di tutti, dove nessuno fa niente perché ciò non avvenga..
Gente comune, Istituzioni, polizia municipale, forze dell’ordine, tutti che potrebbero dare il loro piccolo contributo per almeno limitare questo scempio continuo, ma altro non fanno che distogliere lo sguardo e pensare che ci sono problemi più grandi da risolvere.
“Tanto è una bravata”, “E’ un ragazzino e che fai lo arresti”, “Ci sono problemi più gravi da risolvere..”
Purtroppo negli anni si è instaurato un modo di pensare omogeneo che porta le persone a riconoscersi in questo motto: “Non posso fare niente e quindi non me ne occupo”, oppure “ Se non se ne occupano gli altri perché mene dovrei occupare io..?”.
Ma non ci si è accorti che quest’inettitudine generale nei confronti di questo problema, ha portato Ascoli ad essere, oltre che riconosciuta da tutti come una delle città più belle a livello architettonico, anche una tra le città più colpite dal fenomeno del graffittismo.
Non ci si accorge che i Piccoli Imbrattamuri che fanno una “bravata” sotto Carnevale, non sono altro che i futuri Imbrattamuri, cresciuti senza conoscere il rispetto del bello e del bene comune, perché, cosa molto preoccupante, nessuno ha pensato bene di insegnarglielo (genitori, scuola, istituzione, amici).
La cosa che incoraggia questi ragazzi è l’indifferenza che circonda le loro bravate, li spinge a credere che tutto è possibile, che non esistono regole da rispettare, che non esistono luoghi e monumenti da risparmiare...loro hanno il sacrosanto diritto di sporcare, tanto ci sarà qualcun altro che si darà da fare per pulire.
Insomma..Piccoli Imbrattamuri crescono!
Come quelli che nel giro di qualche settimana, con i loro pennarelli hanno “scarabocchiato” i basamenti e le scale della porta d’ingresso della chiesa nel Chiostro di S.Francesco, finito di ristrutturare nemmeno un anno fa…
Chiostro provvisto delle temutissime telecamere, sempre vigili, sempre attente a non farsi sfuggire niente…dopo circa un anno e diverse scritte comparse all’interno del perimetro, senza che nessun imbrattatore fosse acciuffato, una domanda nasce spontanea: ma sono state mai accese? Sono Telecamere giocattolo?
E’ ormai evidente che per il fenomeno dell’imbrattamento delle mura storiche non c’è interesse da parte di nessuno (se ne salvano davvero in pochi).
Allora lancio una provocazione...Perché non incentivare gli imbrattamenti?!
No..non sto scherzando…Facciamo che questi Piccoli Imbrattamuri Crescano..!
Firmiamo petizioni, apriamo uno sportello informativo per chi vuole avere informazioni per come iniziare ad imbrattare, possiamo consegnare degli opuscoli informativi, organizzare concorsi come lo scarabocchio più brutto, entrare nelle scuole per regalare agli alunni dei pennarelli così che si possano esercitare sui banchi e sulle pareti delle scuole…sempre tra l’indifferenza di chi li circonda (aspetto fondamentale per far funzionare le cose).
Crediamoci! Perché gli Imbrattamuri possono essere il futuro della nostra bellissima città.
Macchè Ascoli patrimonio dell’Unesco come “città del travertino”, è ormai roba passata (anche perché sono 20 anni che l’aspettiamo! ..Mha?!)
Noi dobbiamo puntare ad essere riconosciuti dall’Unesco come la “Città degli Imbrattamuri”, allora si che le cose cambieranno…
Pensate a quanti altri imbrattamuri di altre città verranno da noi! Verranno perché a differenza delle loro città, dove esiste un carta del decoro urbano, dove delle leggi ben precise colpiscono chi imbratta, e soprattutto dove ci sono un gruppo di persone determinate a portare avanti questa battaglia di civiltà, da noi è possibile imbrattare nella più completa libertà, tutto grazie al menefreghismo generale..
E poi non dite che Ascoli non punta sul turismo..!