Fiori: «Raggrupperemo le imprese per gruppi di danni omogenei subiti»
Con il ritorno alla normalità è iniziata la conta dei danni e così la Confcommercio dopo aver distribuito un questionario a tutti gli associati, per effettuare un primo screening del numero di imprese realmente danneggiate, sta redigendo in questi giorni la quantificazione del danno patito da ogni singola impresa, ricompresa nel gruppo di quelle danneggiate. «Dopo aver ipotizzato per i risarcimenti la via della class action all’italiana, prevista dall’art. 140 bis del Codice del Consumo – precisa il direttore Confcommercio Giorgio Fiori – abbiamo ritenuto più utile accantonare la stessa, poiché non potrà esperirsi prima del prossimo mese di luglio, e passare quindi a quella della Conciliazione. Certamente il lavoro è piuttosto arduo poiché mentre la cittadinanza rimasta senz’acqua ha subito più che altro un grande disagio per le imprese la situazione è ben diversa poiché le stesse hanno avuto dei veri e propri danni economici ed ognuna per importi diversi. Tra le imprese da noi monitorate – sottolinea Fiori - c’è infatti chi ha dovuto ridurre di gran lunga la normale attività, ma c’è anche chi è stato costretto a chiudere per alcuni giorni o che ha subito il danneggiamento di una qualche attrezzatura, senza poi considerare le spese extra di acqua minerale, taniche ed altro. Si dovranno ipotizzare – secondo la Confcommercio - diversi parametri per la Conciliazione collettiva, raggruppando le imprese per gruppi di danni omogenei subiti. Ci auguriamo – conclude Fiori - che una tale soluzione sia condivisa anche dal CIIP poiché in caso contrario dovremo ipotizzare centinaia di singole vertenze legali e credo che la cosa non convenga a nessuno». La Confcommercio in attesa di effettuare un incontro ufficiale con i Vertici del CIIP, sollecita quanti non lo hanno ancora fatto, a restituire il questionario di individuazione di “impresa danneggiata” ai propri uffici.