Esonero dal canone Rai, una beffa secondo la Uilp

Esonero dal canone Rai, una beffa secondo la Uilp

«In realtà manca il decreto ed al Ministero dell’Economia non sanno quando verrà fatto»

Su sollecitazione di alcuni nostri associati abbiamo voluto vederci meglio anche per offrire agli stessi delle risposte adeguate ed avere questo sospirato, esonero (il canone 2008 è pari a 205 euro) che in un momento di vacche magre diventa importante per chi con la misera pensione non riesce a giungere alla fine del mese tra aumenti e bollette varie. Vediamo che cosa abbiamo scoperto di questo pubblicizzato esonero:

1.     manca il decreto ed al Ministero dell’Economia non sanno quando verrà fatto;

2.     sono  solo 500.000 gli aventi diritto in tutto il Paese (ci chiediamo se le domande sono superiori che accade si tira a sorte?);

3.     occorre avere una età pari o superiore a 75 anni;

4.     occorre avere un reddito familiare complessivo e non superiore a 516,46 euro per 13 mensilità (non facciamo commenti!);

5.     l’apparecchio TV deve essere ubicato nel luogo di residenza dell’abbonato:

 alcuni approfondimenti fatti con il Ministero:

1.     Quando si potrà inviare la domanda di esenzione, dove, a chi, con quale documentazione e con quale modalità? Nessuno sa nulla.

2.     Il reddito è solo quello di pensione? Sembra di no! sono tutti i redditi (casa, rendite, proprietà etc)! l’importante è non superare la somma complessiva familiare di euro 516,46 per 13 mensilità.

3.     Per il calcolo del reddito occorre l’ISEE? Nessuno sa nulla.

4.     Se si hanno 75 anni senza coniuge e con un convivente si ha diritto all’esonero? No.

5.     Se si ha un televisore nella casa principale ed uno nella seconda casa non di proprietà si ha diritto all’esenzione? No.

6.     In attesa di fare la domanda posso non pagare il canone TV 2008? No.

Ogni commento ci sembra superfluo, sembrava che finalmente si volesse tener conto dei problemi degli anziani che con la TV hanno un “rapporto”  quotidiano, di svago, e di “comunicazione” ma così come in altre occasioni non è. E’ l’ennesima beffa» conclude Francesco Fabiani Segretario Provinciale della UIL pensionati di Ascoli.