Il progetto prevede la realizzazione di una torre radar cilindrica alta circa 13 metri
(approvato nella Conferenza di servizi convocata dal Dipartimento della Protezione Civile il 15 novembre 2007). Il ricorso segue quello presentato ieri dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini mentre stanno valutando un loro intervento cinque associazioni: la Comunanza Agraria di Rocca e Vallata, la Sezione del CAI di Sarnano, l'Associazione Albergatori di Sarnano, l'Associazione Libero Volo dei Sibillini e lo Sci Club di Sarnano. Il sito individuato per realizzare il Radar si trova al confine del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con cui costituisce un unicum dal punto di vista ambientale e dal cui perimetro è stato a torto escluso, e ricade all’interno di un’area floristica protetta istituita dalla Regione Marche, nonché di un Sito di Interesse Comunitario, IT5330003, e di una Zona di Protezione Speciale, IT5330029, che comprendono habitat fondamentali per la vita di numerose specie di fauna e flora di rilevante interesse conservazionistico. «Ferma restando l’importanza del progetto dice una nota del Wwf - appare alquanto discutibile la scelta del sito che, per gli eccezionali valori paesaggistici e ambientali, verrebbe gravemente danneggiata dalla realizzazione dell’opera. Il progetto prevede la realizzazione di una torre radar cilindrica alta circa 13 metri, con annesse strutture di servizio e parcheggi che occuperanno, complessivamente, oltre 400 metri quadri e la realizzazione ex novo di una strada che raggiungerebbe la cima della Punta del Ragnolo. L’opera richiede anche l’allargamento di un tratto del sentiero escursionistico Grande Anello dei Sibillini, che verrebbe trasformato in strada camionabile, compromettendo importanti investimenti finanziari già realizzati dall’Ente Parco per la promozione della fruizione sostenibile dell’area protetta e del territorio limitrofo. A parere del WWF tutti questi aspetti non sono stati adeguatamente valutati nella conferenza di servizi del 15 novembre, che ha approvato il progetto nonostante il diniego del Parco dei Sibillini, che già doveva essere sufficiente per sospendere l’iter autorizzativo, alcune irregolarità formali (non era stato invitato il comune di Bolognola pure interessato ai lavori) e soprattutto numerose lacune nelle istruttorie che hanno portato ai conseguenti pareri positivi, a cominciare dalla valutazione di incidenza presentata che non rispetta in alcun modo quanto previsto dalla legislazione Comunitaria ed italiana in materia di Rete Natura 2000 e dalla mancanza della relazione paesaggistica. Il WWF pertanto, vista l'ostinazione delle autorità competenti che non hanno voluto convocare nuovamente la Conferenza di Servizi per ridiscutere della scelta della località, si è visto costretto a ricorrere al giudice amministrativo per evitare le conseguenze sul delicato ecosistema che il progetto comporterebbe».