Il commento del presidente Massimo Rossi. «Faremo la nostra parte e non capisco tutto questo rumore, questa strumentalizzazione sull'immondizia di Napoli che arriverà nelle Marche e che ci siamo impegnati a smaltire». Lo ha detto il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, confermando che la Provincia ha dato alla Regione «la disponibilità dell'impianto con la maggiore capienza, ossia la discarica di Fermo. Perché la discarica di Relluce è ormai esaurita, in attesa che si realizzi la quinta vasca. Ad Ascoli Piceno - ha spiegato - non ci sono le condizioni materiali, ma non è questo il problema». «Considerato che abbiamo ottenuto che i tremila metri cubi si rifiuti siano divisi in maniera sostanzialmente equilibrata fra le province delle Marche - aggiunto Rossi - significa che da noi ne arriveranno circa 800 metri cubi, un quantitativo che smaltiamo quotidianamente. Smaltire una quota simile comporta una giornata di lavoro e nulla più. Non mi sembra una tragedia». Il presidente ha anche invitato a dimostrare «una solidarietà vera ai napoletani, non solo a parole. Il popolo napoletano è innocente in tutto questo, responsabilità andranno individuate semmai a livello politico».
La discarica di Tolentino è la più piccola e con la minor capacità ricettiva delle Marche, dunque, anticipa un comunicato del Comune, la quantità di rifiuti campani che verrà accettata «è estremamente limitata. Si prevede sarà simile all'abbancamento di un paio giorni praticato dal Cosmari con i rifiuti maceratesi: al massimo, qualche decina di camion». I disagi saranno limitati e i controlli "massimi", con il coinvolgimento diretto dell'Arpam, in modo da garantire «la massima trasparenza al Comitato di controllo cittadino per la discarica». Lo si è deciso dopo la riunione fra Regione e Province. «Con un responsabile atto solidaristico - dice il comunicato - anche la Provincia di Macerata si è detta disponibile a ricevere una quota dei 3.000 mc di rifiuti destinati alle Marche». Subito dopo, è stata convocata d'urgenza una riunione presso la sede del Cosmari, a cui hanno partecipato il prefetto di Macerata Vittorio Piscitelli, l'assessore all'ambiente della Provincia di Macerata Carlo Migliorelli, il presidente del Cosmari Fabio Eusebi, il Sindaco di Tolentino Luciano Ruffini, il vicesindaco di San Severino Marche Sante Petrocchi, il direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli e diversi dirigenti e tecnici. «Ora - dice il comunicato - si attende la prossima riunione convocata dalla Regione Marche per stabilire i diversi quantitativi assegnati ai vari siti. Non appena si sarà a conoscenza di dati certi, Provincia di Macerata, Cosmari e Comune di Tolentino convocheranno una conferenza stampa per comunicare informazioni sicure e reali»..
La Provincia di Macerata «è stata pronta a recepire l'appello nazionale per risolvere la grave emergenza rifiuti creatasi in Campania». Lo ha detto il presidente Giulio Silenzi, sottolinenando che«è proprio con l'esclusivo spirito di solidarietà e di collaborazione fra istituzioni locali, regionali e nazionali che l'amministrazione provinciale ha dato oggi la propria adesione alla Regione Marche per accogliere parte dei rifiuti campani». La Provincia ha però precisato che «il quantitativo accoglibile non dovrà essere superiore a quello che in un giorno viene conferito in discarica per i bisogni provinciali». L'unica discarica di rifiuti urbani attiva sul territorio maceratese, cioé quella in funzione dall'ottobre scorso a Collina di Tolentino, riceverà, pertanto, «un quantitativo di rifiuti molto modesto, ma che in questo particolare momento di seria difficoltà della comunità campana costituisce un segno di solidarietà e di concreto aiuto della Provincia di Macerata». L'intesa raggiunta tra tutte le Province e la Regione comprende anche «una garanzia circa la certificazione di quantità e qualità dei rifiuti che arriveranno con un controllo del materiale da parte dell'Arpam». Silenzi ha quindi rappresentato a Spacca e all'assessore Marco Amagliani la criticità in cui si trova il territorio maceratese dove esiste una sola discarica (quella di Tolentino). Questo per spiegare che le tonnellate di rifiuti campani che si accetta di smaltire saranni un quantitativo forzatamente limitato, anche se utile a dimostrare la comprensione al problema.