Sarà nominata una commissione esterna per chiarire il crollo di Tallacano
Sarà una commissione terza, esterna alla società, con tecnici scelti dall'Ordine degli ingegneri e uno scelto dall'Ato 5. Intanto la Confesercenti accusa di incapacità gestionale la Ciip Spa, chiede il risarcimento danni per le imprese e convoca una riunione aperta dei commercianti e dei cittadini che si terrà domani alle ore 10 presso la Libreria Rinascita. Il disagio dovuto alla rottura del pontetubo di Tallacano continua a sollevare proteste. «Il consiglio d'amministrazione della Ciip Spa è tranquillo – dice il presidente Nigrotti – per due motivi: la relazione dell'ingegnere Amedeo Grilli, che ieri ha compiuto un sopralluogo nella zona dei lavori, non rilevava l'urgenza né per Tallacano né per le altre infrastrutture individuate dall'Ato 5 Marche sud e deliberate il 30 giugno 2004. L'ingegnere Grilli, tra l'altro sta redigendo una relazione nella quale spiegherà perché non è stato riconsegnato il progetto esecutivo». Tolto un altro dubbio circa il quantitativo d'acqua che arriva ora nel territorio. «Forse i bollettini sul sito erano poco leggibili – dice il presidente della Ciip Spa - in realtà per Ascoli e i comuni collegati arrivano circa 200 litri al secondo e quasi tutti dalla linea di Pescara di Arquata dopo i lavori fatti a Tallacano che conta in esercizio cinque tubi in polietilene. Da giovedì ce ne sarà un sesto in funzione che porterà a 230 litri al secondo la portata d'acqua. Tenendo conto che a livello normale per questi periodi vengono immessi in tutto il comprensorio 370 litri al secondo, oggi siamo a 320 litri al secondo, 50 litri sotto la “normalità». Nigrotti denuncia le polemiche politiche strumentali che hanno scatenato un «clima da caccia alle streghe mentre la Ciip ha avuto elogi per i lavori svolti anche dal Genio Pontieri». E il presidente della Ciip si toglie un sassolino dalla scarpa. «Ora c'è l'attacco all'aumento di capitale e al ritardo per i lavori sul ponte Tallacano – dice Nigrotti – al sindaco D'Angelo ricordo, è a verbale e sia chiaro una volta per tutte, che l'aumento del capitale non ha sottratto risorse agli investimenti, neppure per Tallacano. In realtà si tratta di ritardi dovuti a autorizzazioni e procedure burocratiche: la conferenza dei servizi si è tenuta a giugno del 2005 e a novembre dello stesso anno è stato dato l'incarico per il progetto esecutivo all'ingegnere Grilli. Altro che polemiche politiche – aggiunge Nigrotti - si dovrebbe ringraziare questo consiglio d'amministrazione che ha gettato le basi per reperire i fondi per la ricostruzione dell'acquedotto del Pescara con la realizzazione di reti alternative per evitare di trovarci di nuovo in queste condizioni: Tallacano resterà una condotta di servizio. Ci saranno tre impianti di soccorso: S. Caterina nel Fermano, Fosso dei galli per la costa (siamo riusciti ad ottenere 3 milioni di euro di fondi ministeriali e d è da 20 anni che deve essere realizzato) e Castel Trosino».