Non è stata ritenuta idonea nemmeno la sistemazione nel residence con Fabiani
Niente domiciliari a Roma nel campo nomadi per il rom, come aveva invece deciso ieri lo stesso gip in relazione alla tentata rapina ad un ufficio postale, ma nemmeno nel residence di Porto d'Ascoli dove Ahmetovic era già stato detenuto per tre mesi, come stabilito stamani dalla corte d'Appello di Ancona, competente sulla strage di Appignano del Tronto. Il giudice Gianfelice ha revocato poco fa l'ordinanza con cui ieri aveva concesso al rom la detenzione domiciliare nel campo nomadi della Capitale dove risiede la sorella, e da dove il ventiduenne si sarebbe dovuto recare tutti i giorni, per cinque giorni alla settimana, in una struttura per il recupero di dipendenti da alcolici. Non ritenendo idonea neanche la sistemazione nell'appartamento di Porto d'Ascoli dell'amico Marco Fabiani, il giudice ha scelto di lasciare Ahmetovic in cella, nel supercarcere di Marino del Tronto.