Scritte xenofobe, confessano i sei minorenni

Scritte xenofobe, confessano i sei minorenni

I ragazzini hanno ammesso i fatti, aiutando i poliziotti a ricostruire le responsabilità di ciascuno

Convocati in Commissariato insieme ai loro genitori, e messi di fronte a contestazioni precise, i ragazzini hanno ammesso i fatti, aiutando i poliziotti a ricostruire le responsabilità di ciascuno, a cominciare da chi aveva procurato le bombolette di vernice spray nera e verde.
Il giovanissimo marocchino preso di mira dal gruppo, che nelle scritte lo minacciava anche di morte, ha un nomignolo che comincia per 'E.', vergato per esteso dai graffitari: ed è stato grazie a questa circostanza che le indagini hanno imboccato la pista giusta. Prima di Natale, altri slogan contro gli extracomunitari erano stati tracciati anche davanti a un phone center frequentato da immigrati.Sei studenti minorenni di Fermignano, cinque quindicenni e un diciassettenne, sono stati segnalati dalla polizia alla procura dei minori di Ancona per aver tracciato scritte xenofobe e anti-islamiche sui muri di vari palazzi della cittadina, nella notte fra il 31 dicembre e il 1 gennaio. Secondo il Commissariato di Urbino, l'episodio è riconducibile a contrasti sorti per motivi banali fra i sei ragazzini e un coetaneo marocchino, anche lui studente, residente in città.
In un primo tempo, gli investigatori avevano pensato all'azione di frange estremistiche, anche perché le scritte (insulti contro Allah e minacce agli extracomunitari di fede musulmana) erano accompagnate da svastiche e croci celtiche. Fra gli slogan razzisti però alcuni riconducevano al soprannome con cui il minore maghrebino è conosciuto in paese. Di qui la ricostruzione del contesto in cui il raid notturno è maturato.
Poche settimane prima Fermignano era stata al centro di polemiche per le posizioni del sindaco Giorgio Cancellieri, in sintonia con i colleghi leghisti del nord Italia, a proposito dei diritti di cittadinanza degli extracomunitari. La polizia pensava ad un possibile collegamento con le scritte razziste, ma l'ipotesi appare ora rientrata. Accertamenti però sono ancora in corso su scritte dello stesso tenore apparse il 22 dicembre scorso.