A perdere la vita sono state 171 persone mentre 11.193 sono stati i feriti
sono state 171 persone mentre 11.193 sono quelle rimaste ferite. Il fenomeno appare purtroppo in crescita rispetto al 2005 che ha invece contato 7.213 incidenti, a causa dei quali sono decedute 150 persone e 10.470 sono rimaste ferite. L'incidentalità secondo l'ambito stradale mostra che si tratta soprattutto di strade urbane dove si sono verificati 5.237 incidenti, ma grave il bilancio anche per le strade provinciali che ne ha contati 1.118, mentre sono 519 quelli avvenuti sulle strade statali, 403 quelli sulle strade comunali extraurbane e 300 quelli sulle autostrade e raccordi. Questo quanto emerge da un'indagine dell'Istat i cui dati per le Marche sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V che ha inoltre considerato il fenomeno a livello provinciale. La disaggregazione dei dati mostra infatti come sia la provincia di Ancona quella in cui è avvenuto il maggior numero di incidenti (2.367), seguita da Pesaro e Urbino (1.883), Ascoli (1.835) e Macerata (1.492). Dall'analisi si evince inoltre che, dei 7.577 incidenti avvenuti in tutta la regione, sono 1.989 quelli avvenuti nei soli comuni dei capoluoghi di provincia in cui hanno perso la vita 19 persone e 2.787 sono rimaste infortunate. Per quanto riguarda il mese più critico per numero di incidenti stradali l'analisi evidenzia come sia luglio il mese con il numero maggiore (876) mentre novembre quello con il maggior numero di decessi (22). Tuttavia, nonostante l'alto ammontare degli incidenti nelle Marche, nella graduatoria nazionale la nostra regione si posiziona all'11° posto dopo la Liguria e prima del Friuli Venezia Giulia e, dunque, a metà classifica. La situazione italiana appare dunque ancora grave: con 95 morti per incidente stradale ogni milione di abitanti, registra ancora un tasso praticamente doppio rispetto a Paesi come la Gran Bretagna, l'Olanda e la Svezia che si attestano a 50 decessi per milione di abitanti. Dall’analisi degli incidenti avvenuti nel 2006 emergono ovviamente anche le priorità su cui concentrare le azioni di sicurezza stradale: il controllo della velocità, il controllo della guida in stato di ebbrezza, la guida distratta, la protezione degli utenti deboli – in particolare pedoni e utenti delle due ruote - l’individuazione e la messa in sicurezza delle tratte stradali più pericolose.