Ponte d'acciaio per risolvere l'emergenza idrica

Ponte d'acciaio per risolvere l'emergenza idrica

A Tallacano la ditta Al.Ci. realizzerebbe una struttura in acciaio di 50 metri in 15 giorni

C'è infatti una possibilità più che ottimistica che venga realizzato un ponte in acciaio lungo circa 50 metri con una “luce” di un metro e mezzo di larghezza.
Sopra, sotto o al lato dello stesso sarà ancorato, a discrezione dei tecnici del Ciip Spa, un tubo di 65 centimetri o maggiore, che consentirà il ritorno della normale portata d'acqua di 320 litri al secondo eliminando ogni disagio alla popolazione di Ascoli e della vallata.
Le “misure” sono state prese ieri a Tallacano dall'ingegnere Roberto Gregori e da Gaetano Alesi, titolare della ditta Al.Ci. di Ascoli, chiamati al “capezzale” dell'acquedotto del Pescara dal presidente della Provincia Massimo Rossi che ieri ha assistito al sopralluogo tecnico con tanto di stivali arancioni. «Sarà una gru da cantiere “estremo” - dice l'ingegner Gregori - con uno sbraccio da 25 metri, a calare,  ad un'altezza da stabilire, i pezzi del ponte in acciaio, lunghi ognuno 8 metri, che verranno poi saldati e bullonati sul posto fino a raggiungere una campata da 50 metri.
Per posizionare la gru sarà necessario realizzare un piazzale e una strada. Il ponte avrà una pendenza dalla strada che va verso Poggio fino all'arrivo sull'altra sponda del torrente Tallacano all'altezza dell'adduttrice dell'acquedotto che continua poi in galleria sotto la montagna».
La ditta Al.Ci., esperta in costruzioni metalliche anche in acciaio inox, lavora in campo nazionale e internazionale, ha sede in zona industriale di fronte al centro commerciale “Città delle Stelle”. Oggi pomeriggio la bozza di progetto e la proposta saranno presentate alla Provincia e al Ciip.
«E' necessario pensare alla soluzione definitiva, mentre è utile questo allaccio provvisorio per rispondere all'emergenza – dice il presidente Massimo Rossi – Per quanto riguarda presunte responsabilità nella gestione di questa situazione esistono due aspetti: vedere perché  e se c'è stata una manutenzione tardiva del ponte tubo crollato e perché non è stata subito presa in considerazione, contemporaneamente alla soluzione di allaccio provvisorio, anche la via definitiva per la nuova conduttura».
Il presidente Rossi è a conoscenza che nel 2004 l'Ato 5 aveva finanziato per 250 mila euro la ristrutturazione del pontetubo di Tallacano considerandolo priorità 1, cioè urgente. C'è un progetto definitivo affidato ad un tecnico del Fermano, che non ha mai riconsegnato quello esecutivo. L'Ato aveva finanziato anche altri due progetti per l'acquedotto per un importo complessivo di 900 mila euro. Che fine hanno fatto? Il presidente della Ciip Spa Paolo Nigrotti dice che non è  conoscenza di questa situazione ma sta verificando con i tecnici della società.